Il centrosinistra candida Majorino al Pirellone. E gli alleati già si dividono sull'apertura a M5S

L'eurodeputato Pd: "Emozionato e onorato". Guccini le "suona" a Moratti

Il centrosinistra candida Majorino al Pirellone. E gli alleati già si dividono sull'apertura a M5S

Habemus papam. Il conclave del centrosinistra dopo settimane di tormenti si è chiuso con una fumata bianca. Sarà l'eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino, ex assessore al Welfare delle giunte Pisapia e Sala, tutto marce antirazziste e battaglie per i diritti gay, a sfidare il governatore uscente del centrodestra Attilio Fontana, la candidata del Terzo Polo Letizia Moratti e - se lo strappo coi dem sarà irrecuperabile - un esponente dei 5 Stelle. Per chiudere il Pd ha dovuto garantire a +Europa la chiusura del dialogo con M5S (anche se Majorino ha buoni rapporti con il Movimento lombardo, e a un certo punto i veti da una parte e dall'altra potrebbero cadere). Ieri alle 19.30 si è riunita la coalizione ristretta del centrosinistra: Pd, Lombardi Civici Europeisti, Sinistra Italiana, Verdi e +Europa. E intorno alle 21 è arrivata la benedizione: «Le forze politiche e civiche di centrosinistra, ambientaliste e liberal-democratiche, che in questi mesi hanno lavorato alla costruzione della coalizione per l'alternativa alla giunta Fontana, si sono riunite completando il lavoro sulle priorità programmatiche condivise e che verranno offerte quale contributo alla stesura del programma del candidato Presidente. È stato inoltre deciso di coinvolgere nella costruzione del programma alcune eminenti personalità della società civile e progressista lombarda, e di chiedere Majorino di guidare il lavoro della coalizione, candidandosi a presidente di Regione Lombardia».

Che la partita coi grillini non sia chiusa lo indica la nota che arriva immediatamente da Sinistra Italiana: «Bene Majorino. Ora è il momento di stringere il confronto programmatico, sul quale si era lavorato in comune accordo anche con il M5S fino a luglio e definire la piattaforma». E +Europa precisa subito che «il nostro appoggio è riferito a una coalizione che, come oggi, non comprende il M5S». Il segretario regionale Pd Vinicio Peluffo rassicura: «La coalizione è questa qua. Punto». Ma lo show continua. Majorino è «onorato ed emozionato», oggi incontrerà la coalizione «per costruire insieme, e secondo le modalità condivise, la proposta più forte possibile per cambiare pagina in Regione».

Moratti ieri pomeriggio ha lanciato ancora un appello sui social: «In questo momento le etichette politiche vanno superate dalla necessità di confrontarsi sui contenuti. Ho scelto una lista civica e sono in questo momento appoggiata dal Terzo Polo ma sono aperta ad aprire tavoli di confronto concreti sulle diverse tematiche che sono di interesse per la nostra Regione». Il cantante Francesco Guccini, storica «voce» della sinistra, alla presentazione del suo album le ha suonate all'ex vice di Fontana: «Moratti si candidi se vuole ma fa bene il Pd, o quello che ne resta, a non sostenerla. Se non sbaglio era berlusconiana. Non mi sembra che abbia molto lavorato con la sinistra».

L'altro Pierfrancesco, Maran, che si è autocandidato sabato scorso per spingere sulle primarie prima del vertice aveva ribadito che «indicare il nome è un errore». Ma così è. L'ultima parola all'assemblea regionale Pd che sarà convocata oggi o domani.

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