Al Ciak un’Aida «multimediale»

PROGETTO Il capolavoro di Verdi nell’inedita versione diretta da Mario Migliara. Telecamere ed effetti speciali per «sentire» l’opera

Chissà se sarebbe piaciuta a Giuseppe Verdi la sua Aida rivisitata in versione multimediale, così come va in scena in prima nazionale al Teatro Ciak- Fabbrica del Vapore (domani alle ore 16), come secondo appuntamento della ministagione operistica.
Un'Aida, allestita dal Teatro dell'Opera di Milano, che verrà cantata e raccontata in modo decisamente inedito: una particolare operazione di «visual project» attraverso due telecamere e video legati ad ambientazioni storiche dell'antico Egitto manipolati dal vivo amplifica l'atmosfera già imponente dell'opera, consentendo una visione di Aida da tanti, differenti punti di vista. Non solo. Gli spettatori avranno modo anche di «sentire» l'opera grazie alla diffusione in sala di aromi ed essenze che rimandano a fatti storici, emozioni, stagioni raccontate da Verdi nel suo celebre dramma lirico del 1869.
Mario Riccardo Migliara cura la regia e l'allestimento scenico di questa Aida che vede sotto i riflettori un cast formato da molte voci nuove nate nelle accademie e nei conservatori di tutto il mondo e selezionate un paio di volte l'anno in apposite audizioni in modo da avere a disposizione il più ampio spettro di voci. Paola Stafficci è Aida, Ennio Capece veste i panni di Ramades, Inge Heinl quelli di Amneris, mentre il maestro Roberto Gianola dirige l'Orchestra Filarmonica di Milano e Roberto Ardigò la Corale Lirica Ambrosiana. Musicisti e cantanti accompagneranno dal vivo la vicenda raccontata nel libretto di Antonio Ghislanzoni, e cioè quella di Aida, principessa etiope catturata e condotta in schiavitù in Egitto e del suo innamorato Ramades, combattuto tra il sentimento per Aida e la fedeltà al Faraone.
«Mai come in nessun'altra opera i pensieri e i sentimenti dei protagonisti, di Aida, Amneris, Radames sono mossi da reminiscenze oniriche e da fatali previsioni», spiega Mario Riccardo Migliara. «In questa Aida multimediale l'onirico si sviluppa attraverso una proiezione continua.

Il video analizza i momenti di reminiscenza, i costumi mantengono il trionfalismo tipico dell'opera, l'oro cade ovunque e le colonne diventano simbolo di apertura verso un'altra dimensione mentre grazie ad un accorgimento particolare il protagonista è anche dentro l'azione video, tutti elementi che riescono a coinvolgere il più possibile gli spettatori».

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