In questo Giro non ci sono davvero tappe noiose. In quella che molti consideravano una lunga attesa prima della prevedibile volata, Jonathan Milan soffre parecchio, è costretto a sprecare energie prima dell’arrivo ma riesce comunque a trionfare sul traguardo di Cento. L’olimpionico friulano è portato in posizione ideale da Consonni e dal resto della Lidl-Trek, viene preso in contropiede dallo scatto di Gaviria ma riesce ad imporre ancora la legge del più forte.
Terza vittoria di tappa del velocista azzurro, che si conferma ancora imbattibile in volata e sempre più leader nella classifica a punti. La tappa, dominata dalla lunga fuga degli italiani Pietrobon, Tarozzi e Tonelli, viene movimentata da uno strappo imposto da Filippo Ganna che costringe Milan a sprecare energie per tornare nel gruppo di testa. Alla fine, però, la superiorità del suo treno e la sua potenza gli hanno consentito di trionfare ancora.
Tre italiani in fuga
La tappa più piatta del Giro 2024 sulla carta sembra fatta apposta per una volata di gruppo ma questo non vuol affatto dire che qualche ciclista non possa provare a tentare una fuga. Confermando la tradizione di questa corsa rosa, appena il direttore di gara abbassa la bandiera, tre atleti provano ad andarsene. Stavolta tocca a tre ciclisti azzurri, Andrea Pietrobon ed il duo della Bardiani Tarozzi e Tonelli, che partono forte senza che il gruppo si mobiliti per andarli a riprendere subito. La situazione, tutto sommato, non dispiace alle squadre top: i treni dei velocisti possono rimanere in gruppo e ricaricare le batterie in vista della volata di gruppo. Visto che le montagne vere sono dietro l’angolo, il peloton preferisce procedere a ritmi turistici, consentendo al trio azzurro di guadagnare circa 3 minuti.
In cima al gruppo le squadre di Milan e Merlier controllano il ritmo, raggiunte dopo qualche chilometro dall’Alpecin di Kaden Groves: finora non si è fatto vedere molto in volata ma le cose potrebbero cambiare oggi, vista la tanta pianura. A 120 chilometri dal traguardo, l’assenza di vento rende più semplice il compito delle squadre dei velocisti di tenere sotto controllo il distacco dal trio di testa, che oscilla tra due e tre minuti. La situazione si vivacizza nell’avvicinamento al traguardo volante, con la prima sfida tra i velocisti per prendersi il quarto posto: la sfida tra i treni della Lidl-Trek e dell’Alpecin vede la netta vittoria di Jonathan Milan, che batte sia Fiorelli che Groves, allungando sull’australiano nella classifica a punti. A 90 chilometri dall’arrivo, il gruppo riduce ulteriormente il vantaggio dei tre di testa nell’avvicinamento all’InterGiro di Lupo sotto al minuto: stavolta Milan non prova nemmeno la volata, lasciando i punti a Groves e Fiorelli.
Ganna attacca, Milan in crisi
Una volta superato l’ultimo traguardo volante di giornata, la tranquillità nel gruppo viene rotta da un cambio di passo messo dalla Ineos Grenadiers. A dare il ritmo su un lungo rettilineo è uno che di alte velocità se ne intende, Filippo Ganna: il pistard azzurro impone un passo importante e causa una frattura importante nel gruppo. Se la maglia rosa Pogacar è rapida nel reagire, Jonathan Milan non è altrettanto reattivo, rimanendo attardato. Accortisi che il favorito per la vittoria è indietro, la Soudal e la Alpecin collaborano con Ganna, provando a costringere Milan a sprecare energie per ricucire lo strappo. A pagarne le conseguenze, chiaramente, sono i tre fuggitivi, il cui vantaggio si riduce progressivamente: nel frattempo, anche Movistar ed Astana stanno aiutando la Lidl-Trek a riportarsi sul gruppo maglia rosa ma, considerato il ritmo forsennato imposto dalla Ineos, non sarà un compito semplice.
IT'S ALL KICKING OFF!
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The wind has played a part and there are a few groups now, with @MilanJonathan_ slightly dropped#GirodItalia pic.twitter.com/cy1CQJZzk5
Riassorbita la fuga a circa 50 chilometri dall’arrivo, la tappa si trasforma in una lunga lotta a distanza tra i due gruppi di testa, con il vantaggio che oscilla tra gli 8 e 10 secondi. Jonathan Milan è costretto a collaborare alla rimonta, sprecando energie preziose: alla fine, però, dopo un’azione molto prolungata, il gruppo riesce a ricompattarsi, venendo raggiunto una decina di chilometri dopo anche dai gruppetti di Fortunato e Pozzovivo. A questo punto il peloton tira un po’ il fiato, aprendosi a ventaglio per resistere al fastidioso vento laterale ma è una pausa che non dura molto. A circa 30 chilometri dall’arrivo, ci provano il belga De Pooter e l’azzurro della Bardiani Martin Marcellusi, che si portano rapidamente ad una trentina di secondi di vantaggio. Alle loro spalle il rilassamento gioca un brutto scherzo a metà gruppo, dove una caduta in pieno rettilineo causa scompiglio: coinvolti senza conseguenze fisiche diversi ciclisti ma la frattura nel peloton viene rapidamente ricucita vista la velocità non eccessiva tenuta dalle squadre di punta.
25 KM
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< 30’’ <
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Milan impone la sua legge
A 17 chilometri dall’arrivo, i gregari della Soudal e della Alpecin si riportano in testa al gruppo per alzare il ritmo e riprendere il duo di testa prima dell’avvicinamento al traguardo di Cento. Il vento è sempre trasversale ma l’intensità è calata, cosa che rende inutile aprire i cosiddetti “ventagli”. Marcellusi capisce la mala parata e si fa riassorbire dal gruppo, lasciando il fiammingo De Pooter in testa da solo: il gruppo, però, viaggia ad andatura molto sostenuta, tanto da prevedere che venga riassorbito in pochi chilometri. Nonostante il belga si impegni molto, viene ripreso a circa nove chilometri dal traguardo: da ora in avanti ci sarà spazio solo per la lotta tra i treni dei velocisti per conquistare la migliore posizione per la volata di gruppo.
Gli ultimi chilometri vedono il gruppo procedere compatto, per evitare attacchi a sorpresa: Jonathan Milan si riporta vicino alla testa, affiancato dal suo ultimo uomo Simone Consonni, pronto a tirargli ancora la volata ma il dubbio è se lo sforzo di rientrare in gruppo avrà conseguenze o meno sulle sue gambe. La calma dura fino ai 5 chilometri, dove si scatena la lotta per arrivare primi alle curve che precederanno il rettilineo finale: il gruppo si allunga, con la Ineos che si riporta in avanti fino ai 3 chilometri. Se Alaphilippe guida la Soudal, la Lidl-Trek è presente in forza in un finale decisamente nervoso. La volata la lancia in anticipo Gaviria ma Jonathan Milan è in posizione ideale per rispondere alla grande: azione potentissima la sua che gli consente di vincere la sua terza tappa in questo Giro. Grandissimo il lavoro di Consonni e di tutta la Lidl-Trek, davvero perfetta.
A perfect leadout, for a perfect sprint, for the fastest man of this #GirodItalia.
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La classifica
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La tappa di domani
Il Giro di quest’anno ha deciso di favorire i passisti e specialisti della corsa contro il tempo nelle cronometro. Se la tappa numero 7 aveva almeno una salita nel finale a Perugia per rimescolare le cose, la frazione di sabato è una cronometro tecnica ma ancora meno complicata, fatta apposta per ciclisti potenti, in grado di approfittare al meglio della pianura.
Se l’anno scorso si arrivò in cima al Monte Lussari, il percorso che porta da Castiglione delle Stiviere a Desenzano ha solo qualche collina ondulata ed un dislivello totale di solo 250 metri.
Gli ultimi chilometri che portano sul Lago di Garda sono in leggera discesa, cosa che favorirà chi è in grado di spingere rapporti importanti. Filippo Ganna, insomma, potrebbe farla da padrone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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