Giro, ora tocca al Gran Sasso. Rischi, opportunità e dove vederla in tv

Dopo tre giornata nervose, la carovana del Giro affronta una vera e propria tappa-maratona, quella che porterà ai 2100 metri di Campo Imperatore. Come arrivano i favoriti, le possibili sorprese, i rischi e come seguire questa super-tappa in diretta

Giro, ora tocca al Gran Sasso. Rischi, opportunità e dove vederla in tv

Visto che le fatiche e la pioggia degli ultimi giorni non erano abbastanza, venerdì i ciclisti del Giro avranno una vera e propria maratona che li porterà sopra i 2000 metri di Campo Imperatore. Arrivare in cima agli Appennini con la tappa più lunga tra quelle di montagna è una delle sorprese meno gradite di questo Giro 2023 e potrà vedere parecchi sconvolgimenti nella generale. Vediamo quindi i pericoli di questa massacrante tappa, chi potrà trionfare e come seguire la corsa rosa in diretta sia in televisione che in streaming.

La Capua-Gran Sasso d'Italia

I primi 70 dei 218 chilometri della settima tappa sono più o meno pianeggianti ma da questo punto si inizia subito a fare sul serio con due salite poco simpatiche. La prima è molto lunga, 14,4 chilometri con una pendenza media del 4,6%, mentre quella che porta a Roccaraso è “solo” 7,3 chilometri ma la media è più alta, al 6,1%. Una volta scollinato, rimarranno ben 117 chilometri all’arrivo, tanto per far capire quanto massacrante sarà la giornata dei campioni del Giro. Il finale di tappa è di quelli che fanno venire gli incubi a chi non mangia pane e montagna: una salita interminabile, da 45 chilometri. D’accordo, ci sono diverse pause per prendere il fiato ma di discese neanche l’ombra. Non capita tutti i giorni di dover affrontare un dislivello di 1800 metri in una singola salita. Si parte subito col botto: 13,5 chilometri al 6% di media per arrivare al secondo GPM di giornata a Calascio. Da qui si parte con la seconda parte della salita, 9,7 chilometri al 4% di media. Sembra impressionante, ma in realtà è solo l’antipasto all’ultima parte, quella veramente dura.

Giro d'Italia 2023 tappa 7 altimetria
Fonte: Cyclingpro.net

Se sulla carta gli ultimi chilometri che separano dall’arrivo a Campo Imperatore non sembrano impressionanti, arrivarci con così tanta fatica nelle gambe renderà il tutto particolarmente complicato. Gli ultimi 6,3 chilometri hanno una pendenza media del 7,2% ma il finale è di quelli decisamente poco raccomandabili, con tratti ben oltre il 10%. Arrivo in salita interessante, dove una crisi potrebbe costare davvero tantissimo in termini di classifica generale. Comprensibile, quindi, che saranno molti i candidati alla maglia rosa a risparmiare le energie prima del finale, per evitare problemi più seri. D’altro canto, se un attacco dovesse trovare alcuni favoriti a corto di benzina, le distanze si dilaterebbero a dismisura. Se le previsioni non dovrebbero riservare sorprese dal punto di vista della pioggia, il vento da sudovest potrebbe avere un impatto sulla strategia di diverse squadre. Negli ultimi chilometri dell’ascesa del Gran Sasso potrebbe soffiare contro ai ciclisti, un problema in più per chi volesse attaccare proprio nel finale.

Giro d'Italia 2023 tappa 7 planimetria
Fonte: Cyclingpro.net

Come arrivano Evenepoel e Roglic?

La domanda che terrà sulle spine tutti i tifosi delle due ruote è come arriveranno alla prima tappa pesante del Giro i due protagonisti annunciati di questa edizione. L’avvicinamento di Remco Evenepoel non è stato sicuramente tra i più tranquilli, viste le due cadute rimediate nel diluvio di mercoledì. Se a Napoli il campione belga è riuscito a risparmiare le forze, venendo portato in avanti dalla sua squadra, sugli Appennini niente potrà aiutarlo. Anche il minimo dolore potrebbe avere conseguenze devastanti sulle possibilità di arrivare a Roma in maglia rosa. Probabile, quindi, che decida di limitare i danni e giocare in difesa. Il risultato migliore per lui? Rimanere a distanza di tiro dalla maglia rosa senza sprecare troppe energie. Più facile a dirsi che a farsi...

Roglic Giro tappa 6 partenza

Primos Roglic non sarà caduto così tanto ma ha avuto una serie di problemi che certo l’avranno irritato. Rischiare di perdere secondi su secondi in due tappe consecutive o per cadute o per problemi meccanici è abbastanza per innervosire anche un santo. Aggiungi poi il fatto che la cronometro non è andata affatto secondo le previsioni e che la Jumbo-Visma non è tra le squadre messe meglio in questo Giro e si capisce come la tappa di oggi possa essere decisiva. Possibile che Roglic si stesse risparmiando e che tirerà fuori gli artigli sulle salite serie. Vedremo.

Come si muoveranno le squadre?

Visto che il numero di ciclisti che potrebbero imbroccare la giornata giusta è troppo lungo, forse meglio esaminare la situazione delle squadre top. La INEOS si è mossa parecchio negli ultimi giorni e sprecare ulteriori energie in salita non sarebbe proprio la scelta ideale. Se Geoghegan Hart è quello forse messo meglio tra i top, Geraint Thomas non è al massimo. Probabile quindi che risparmino le forze per preparare un attacco nel finale di Hart. La UAE Emirates non si è ricoperta di gloria negli ultimi giorni ma ha due punte che, per diverse ragioni, potrebbero avere strategie del tutto diverse. Se Almeida preferirà risparmiarsi per l’ultima settimana ed è messo bene in generale, Jay Vine vorrà attaccare, visto che ha perso parecchio terreno negli ultimi giorni. Vedremo su chi dei due deciderà di puntare la squadra.

Geoghegan Hart Giro tappa 5 partenza

La Bahrain-Victorious si trova di fronte ad un dilemma simile. Se Haig e Damiano Caruso sembrano puntare solo alla generale, Santiago Buitrago ha già fatto capire di essere interessato a far bene nella classifica scalatori. Il colombiano è sembrato particolarmente in palla ultimamente e, se riuscisse a far bene sul Gran Sasso, potrebbe salire parecchio in generale. Se dovessero partire attacchi nei primi chilometri, potrebbero reagire con forza. La BORA, invece, difficilmente investirà parecchie energie almeno prima del finale. Lennard Kämna sta recuperando e non è ancora al massimo mentre Aleksandr Vlasov non ha fatto vedere chissà che cosa negli ultimi giorni. Possibile che rimangano nel gruppo di testa fino agli ultimi chilometri ma difficile che possano provare azioni dalla lunga distanza.

Le possibili sorprese

Tra i possibili candidati alla classifica generale, Hugh Carthy è quello messo forse peggio. Visto che dovrebbe perdere parecchio nella lunga cronometro di Cesena, i due minuti già accumulati su Remco Evenepoel lo mettono quasi con le spalle al muro. Se dovesse perdere anche questa occasione, potrebbe essere costretto a gettare la spugna e pensare solo a qualche vittoria di tappa. Rigoberto Uran è più o meno nella stessa situazione, anche se, onestamente, arrivare nella top 10 sarebbe un gran risultato per il colombiano. Un’altra cosa interessante sarà verificare come sono arrivati a questo punto gli scalatori puri. Se Thibaut Pinot ha accumulato un buon vantaggio finora, oggi in palio ci sono davvero tanti punti e gente come Pozzovivo o Fortunato potrebbero farsi ingolosire da qualche fuga.

Leknessund Giro tappa 6 partenza

La maglia rosa Andreas Leknessund avrà tutto l’interesse a restare vicino al gruppo dei migliori per difendere il vantaggio accumulato sul Lago Laceno e tenersi stretta la testa della classifica almeno fino a Cesena. Stesso piano, più o meno, per il francese Paret-Peintre. La possibilità di un’azione importante esiste sempre anche se, a questo punto del Giro, il numero di scalatori top a caccia di vittorie di tappa non è altissimo. Brandon McNulty potrebbe sorprendere molti ma gli altri outsider non avranno gregari di alto livello a dargli una mano. Possibile, certo, che qualcuno trovi la gara della vita proprio sul Gran Sasso ma non ci scommetterei un centesimo.

Dove vederla in tv o streaming

Vista la distanza importante e le tantissime salite, questa tappa-maratona prenderà il via da Capua oltre un’ora prima del solito, dalle 11:15 circa. Anche se il meteo non dovesse riservare sorprese, difficile che l’arrivo giunga prima delle 17:15. La diretta integrale inizierà attorno alle 11 sia sulla Rai che su Eurosport. Per l’emittente di stato, si inizierà come sempre su Rai Sport HD per poi passare alle 14 su Rai 2. Nessuna staffetta, invece, per la pay tv, che trasmetterà il tutto su Eurosport 1.

Per non perdervi neanche un momento della battaglia sugli Appennini, potrete avere il Giro d’Italia sempre con voi anche quando siete in pausa pranzo o nei break in ufficio. Basterà andare sul sito o sull’app di RaiPlay per controllare come sta andando la tappa.

Per gli abbonati ad Eurosport, invece, il solito imbarazzo della scelta, visto che è disponibile su Discovery+, GCN+, SkyGo, NOW TV ed ovviamente DAZN. Sarà davvero una tappa spettacolare, da non perdersi assolutamente. Buon Giro a tutti!

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