Sanremo - Sta a vedere che a Sanremo il cantante rivelazione (si fa per dire) sarà lei, Michelle Hunziker. D’accordo, si è rodata recitando in Cabaret nei panni di Sally Bowles e prima ancora ha inciso un cd di modesta fortuna. Però al Festival, che inizia domani, mica si limiterà al rituale «signore e signori» che Pippo Baudo ha sempre riservato alle sue cocò, nel senso di coconduttrici. Canterà, invece. E molto. (La vigilia movimentata: no di Briatore al Dopofestival). L’altra sera, durante le prove che lei abitualmente tiene all’Ariston intorno alle 21, ha addirittura provato un brano che farà notizia non solo perché proprio lì ha vinto il Festival nel 1986. E così, quando Michelle Hunziker ha preso a intonare Adesso tu dell’ex marito Eros Ramazzotti, qualcuno in sala è rimasto davvero a bocca aperta. Breve introduzione di pianoforte e poi via con le strofe: «Nato ai bordi di periferia, dove i tram non vanno avanti più...».
Alla fine delle tre esecuzioni, Pippo Baudo, che ha seguito anche lei con attenzione come fa con tutto ciò che accade all’Ariston e dintorni, si è avvicinato a parlottare e a dare, forse, qualche consiglio. Di sicuro, quando lei la canterà in diretta tivù (nella serata d’apertura del Festival, altrimenti mercoledì), a casa ci sarà qualche fremito in più, se non altro perché sul matrimonio Hunziker Ramazzotti sono stati versati (meglio: sprecati) così tanti litri d’inchiostro da trasformare una normale separazione in un feuilleton nazionale. In ogni caso, Michelle Hunziker canterà tutte le sere, iniziando dal famosissimo Do re mi tratto dal musical Tutti insieme appassionatamente che tra l’altro ha già interpretato a teatro. E in questi giorni ha provato pure Non ho l’età, che Gigliola Cinquetti cantò qui nel 1964 e che diventò uno dei primi inni di autentica rottura del Festival di Sanremo. Forse per questo la Hunziker si dividerà le strofe con Pippo Baudo, in un duetto prevedibile ma comunque inedito. Insomma, in mancanza di autentiche superstar nel menù degli ospiti, il profilo scelto da Baudo è quello nazionalpopolare, nel senso più nobile: fare cose che attirino l’attenzione degli spettatori (anagraficamente di età medio alta) con un occhio all’opinione pubblica e un altro alla qualità. E la Hunziker in questo momento è il personaggio ideale, l’autentica musa intorno alla quale sua Pippità ha costruito molti momenti chiave del Festival. Bisogna dire che per concentrarsi meglio, lei non ha usato mezze misure: ingaggio stellare, villa in collina, squadra competitiva con tanto di parrucchiere e truccatrice pagati 2500 euro al giorno. E durante le prove, ha sempre mostrato di avere le idee chiare.
D’altronde forse a stimolarla è il livello medio delle canzoni. Anche ieri, mentre i cantanti mettevano a punto i loro duetti, la qualità e la professionalità in sala era altissima e pazienza se Al Bano invece del suo coro aveva sul palco cinque tecnici a mo’ di figuranti. Poi sono sfilati, in ordine sparso, Fabio Concato con Tullio De Piscopo, Piero Mazzocchetti con Amii Stewart e Daniele Silvestri con Capone Bungt&Bangt. Tutto insomma è pronto, ieri è stato persino definito l’arrivo del direttore generale Claudio Cappon, cui venerdì quest’anno tocca l’irrinunciabile ruolo di accompagnare a pranzo i più vecchi abbonati Rai, che poi siederanno di fianco a lui in prima fila all’Ariston.
Oggi intanto sarà la giornata della presentazione. A mezzogiorno tutto lo staff comparirà nella rinnovata sala stampa ed ecco fatto: Sanremo inizia sempre così, con i protagonisti che annunciano il Festival parlando da un tavolo pieno di fiori freschissimi.
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