Cinema Farnese Si apre l’Asia Film Festival

Un melò su 50 anni di storia cinese, attraverso gli sguardi velati di lacrime di una donna che cerca il suo amore perduto: storie e Storia si intrecciano in Everlasting regret, diretto da Stanley Kwan, spesso associato al maestro Wong Kar wai. Il suo film passato in concorso a Venezia nel 2005 aprirà, oggi al cinema Farnese, l’Asian Film Festival. La manifestazione diretta da Antonio Termenini, propone una vetrina del meglio della produzione dell’Estremo oriente e del Sud-est asiatico: una cinematografia in crescita, piena di talenti e di giovani autori, capaci di intercettare il gradimento del pubblico occidentale. Prova ne è la Palma d’oro vinta quest’anno da Apitchaptong Weratasakul con Uncle boonmee who can recall his past lives e il premio «Un certain regard» di Ha ha ha di Hang Sang-soo. Le opere selezionate quest'anno focalizzano la geografia di Thailandia, Vietnam, Corea del sud, Singapore, Hong Kong, Taiwan, Filippine e Giappone. Il programma propone 16 titoli, 5 fuori concorso e 2 opere prime. Tra questi, tre anteprime internazionali (How are you dad?, The little heart, Don’t burn), due anteprime europee (Tears, Taipei Exchanges) e 8 prime visioni italiane: One day, Face, Memories of a burning tree, Flooding in a time of drought, Like you know it all, Face, Au revoir Taipei, Spring fever.

Il film più atteso è Thirst, vincitore del premio della Giuria a Cannes, diretto da Park Chan-wook, noto al grande pubblico per Sympathy for lady vengeance. Completano il programma un omaggio al regista filippino Brillante Mendoza e una retrospettiva su Stanley Kwan.

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