Una cittadella dell’Asl sull’area ex Pini

La Lega consegna al sindaco il progetto per recuperare i 120mila metri quadri del vecchio manicomio. C’è l’ok di Regione e Provincia. Accanto al polo sanitario previsto un asilo nido e due campi sportivi. Per trovare i 30 milioni in vendita il palazzo di corso Italia 19

Una cittadella dell’Asl sull’area ex Pini

Quando spuntò l’ipotesi di farci una moschea, due anni fa, la Lega fu la prima ad alzare le barricate. E non aveva ancora in mente quello che ora il capogruppo milanese ed europarlamentare Matteo Salvini battezza come "il progetto con la P maiuscola". Prima di consegnare oggi il dossier nelle mani del sindaco Letizia Moratti si è garantito l’ok di Regione e Provincia. Le pagine raccontano come trasformare i 120mila metri quadri dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini in via Ippocrate nel quartier generale dell’Asl. Una cittadella con funzioni direzionali e amministrative ("i servizi al cittadino resteranno dove sono"), dall’economato alla ragioneria alla veterinaria. Un polo dove trasferire circa 600 dipendenti. Entro fine anno arriverà ad Affori la metropolitana, davanti alla sede passano già due bus per il centro, il casello autostradale è a due passi, la zona è servita dal passante e ci sono almeno 500 posti auto a disposizione. Come dire: guai a protestare per le infrastrutture. Piuttosto, nel progetto sono previsti servizi (anche) a uso e consumo dei dipendenti: dalla creazione di un asilo nido al recupero di due campi sportivi, dalla sede per gli scout al percorso vita al verde che oggi è praticamente in stato di abbandono, anche se l’azienda sanitaria occupa già tre delle palazzine esistenti. Altre saranno recuperate o realizzate ex novo, non è a rischio il centro di recupero psichiatrico già attivo mentre è resta fuori dal confine del restyling l’area assegnata al Progetto Olinda, che organizza concerti ed eventi e offre lavoro a malati psichici. Gli altri terreni e superfici sono proprietà di Asl (e Regione) e dell’ospedale Niguarda, quella struttura invece fa capo alla Provincia che già scalpita visto che l’associazione ha un debito di 200mila euro. Il ruolo del Comune? Per recuperare l’area servono 30 milioni di euro. Asl è pronta a mettere sul mercato il palazzo di corso Italia 19, una struttura che può far gola a catene alberghiere o multinazionali, si stima un incasso di 70 milioni. Ma Palazzo Marino - e questo chiederà la Lega - deve concedere il cambio di destinazione d’uso per lo stabile, oggi solo a funzione pubblica. "Oltre a restituire ai milanesi a costo zero per il Comune uno splendido parco frequentato da tossici e balordi - spiega Salvini - Asl potrebbe investire i 40 milioni di surplus per recuperare la sede in via Statuto".
Il direttore generale dell’Asl Walter Locatelli conta sul via libera di Letizia Moratti, anche se "ci sono in campo anche altre ipotesi per sostenere comunque il progetto" assicura.

Trasferendo in via Ippocrate funzioni puramente amministrative sparse oggi tra corso Italia 19 e 52, via Statuto o viale Molise "aumenteremo l’efficienza e libereremo in centro spazi utili per dare più servizi ai cittadini".

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