730 precompilato, quali sono i documenti che non bisogna più conservare

Da quest'anno c'è la possibilità di snellire, in parte, ciò che riguarda la conservazione di alcuni documenti che non servono più se ci si rivolge ai professionisti: ecco di cosa si tratta

730 precompilato, quali sono i documenti che non bisogna più conservare
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Meno obblighi burocratici come la conservazione di alcune tipologie di documenti: è la novità che semplifica il modello 730 precompilato di quest'anno dove verrà meno la necessità di tenere nei propri cassetti ricevute e scontrini. Nel caso specifico, per adesso, si tratta di tutto quanto avrà a che fare con le spese mediche.

Come funziona

La novità del 2023 sarà utilizzabile da coloro i quali presenteranno la dichiarazione al Caf o ai professionisti, quindi gli intermediari: qualora ci fossero spese mediche successive, ad esempio, il Fisco non potrà più effettuare controlli formali se non sui documenti che non erano stati precaricati come spiegato da IlSole24Ore. Anche se questa possibilità riguarda soltanto le spese mediche, avrà importanti implicazioni a "cascata" su tutto il sistema dal momento che solamente con la Tessera sanitaria l'Agenzia delle Entrate riceve più di un miliardo (1,3 per l'esattezza), una mole di dati enorme.

Cosa accade al Caf

"Non dovranno essere conservati i documenti riferiti ai dati delle spese sanitarie che non risultano modificati", è il testo che annuncia la novità. Solitamente, quanto un cittadino si rivolve a Caf e professionisti, i controlli si hanno su tutto il materiale che riguarda gli oneri che si possono dedurre e detrarre: in pratica, anche se c'è una minima correzione bisogna presentare la documentazione completa per avere l'ok.
"Affinché il Caf possa beneficiare dell’esonero dalla conservazione documentale, il cittadino gli deve consegnare il dettaglio delle spese mediche, scaricandolo dal sistema Ts, e firmare una dichiarazione specifica", ha dichiarato al Sole24Ore Giovanni Angileri, coordinatore della Consulta nazionale dei Caf. "Questo è ciò che prevede il decreto semplificazioni del 2022 ma in molti casi sarà più pratico che il Caf conservi comunque tutte le ricevute mediche, attività per cui è già attrezzato. D’altra parte, per il cittadino, il vantaggio di rivolgersi a un intermediario è proprio quello di avere la sicurezza di un “visto” professionale", ha aggiunto.

Quali sono le avvertenze

Invece, chi decidesse di inviare la precompilata online tramite sito Internet può cambiarla prima di premre invio o lasciarla senza cambiamenti come ha scelto di fare quasi il 24% di italiani lo scorso anno. Come detto, si può scegliere: coloro i quali non faranno variazioni devono essere a conoscenza di tre cose: l'esonero è previsto soltanto per gli oneri trasmessi da altri soggetti, come le banche, alle Entrate; il Fisco potrà comunque decidere di fare controlli documentali per verificare eventuali agevolazioni e gli accertamenti fiscali nel caso in cui il contribuente dimenticasse di inserire qualche reddito.

Cosa cambia con aggiunte e correzioni

Se deve essere modificata qualcosa che ha già inserito il Fisco, le istruzioni contenute nel 730 dicono che "saranno effettuati i controlli documentali relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica": questo vale nel caso di spese sostenute per le attività sportive dei giovani che dovranno essere conservate fino a tutto il 2028 tramite ricevute o fatture così che ci possa essere la prova di un pagamento

che sia stato fatto con mezzi tracciabili. Invece, gli allegati nei pdf fanno parte di comunicazioni "esterne" al 730 e, pertanto, riscriverle significa modificare quanto dichiarato (es. le spese per le ristrutturazioni).

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