Bonus nido, domanda protocollata: cosa significa e quando sarà pagato

Dal 2 aprile sono partiti i pagamenti del bonus nido. Come verificare se se ne ha diritto e cosa fare se non si ricevono i soldi

Bonus asili nido
Bonus asili nido
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Via ai pagamenti del Bonus asilo nido. Nel 2024 si possono ottenere fino a 3600 euro per i nuovi nati nei nuclei familiari dove c’è già un altro figlio con meno di dieci anni, inoltre, è necessario che l’Isee non superi i 40mila euro. L’Inps ha specificato sia le istruzioni operative che le date di accredito assieme alla procedura della domanda. Ecco tutti gli aggiornamenti.

Il pagamento

Nel 2024 l’erogazione della misura è iniziata il 2 aprile. Solitamente il Bonus Asilo nido viene versato non prima del mese successivo a quello in cui si è fatto domanda. L’Inps si occupa di effettuare il pagamento secondo le modalità specificate dal richiedente nella domanda: bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN, conto corrente estero Area SEPA. Dopo che la richiesta è stata inoltrata è necessario seguire lo stato di lavorazione, tramite i servizi online INPS. Le tempistiche di risposta sono di circa 30 giorni.

Chi può ottenere la misura

La misura riguarda i genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d’età. Il bonus viene erogato anche nel caso in cui ci siano bambini che non possono frequentare l’asilo in quanto affetti da gravi patologie. Il contributo viene erogato in 11 mensilità e va da 136 a 272 euro circa. Complessivamente l’importo varia in base al reddito. Per il 2024 le cifre sono:

  • 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro) con ISEE minorenni in corso di validità fino a 40.000 euro;
  • 3.000 euro annui (270 euro al mese) per chi ha un ISEE minorenni fino a 25mila euro;
  • 2.500 euro annui (227 euro al mese) con ISEE da 25mila a 40mila euro,
  • 1.500 euro (136 euro mensili) oltre tale soglia o senza ISEE.

La domanda

Quanto alla domandam questa deve essere presentata dal genitore che effettua la spesa, ricordiamo che sono esclusi servizi integrativi, come ludoteche, spazi gioco o pre-scuola. Inoltre devono essere indicate le mensilità di frequenza scolastica, tra gennaio e dicembre, per le quali si chiede il beneficio. È necessario allegare le ricevute delle rette entro la fine del mese di riferimento. Nel caso in cui ci fossero gravi patologie croniche la domanda dev’essere presentata dal genitore convivente, assieme a un’attestazione del pediatra che dichiari per l’intero anno l’impossibilità a frequentare asili nido per la motivazione in questione. Il servizio online è raggiungibile dal portale www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “bonus nido” e scegliendo tra i risultati: “Bonus asilo nido e supporto domiciliare – Domanda”.

Bonus in ritardo

Nel caso in cui il Bonus fosse in ritardo è importante prima controllare lo stato della domanda sul sito web dell'INPS, specificamente nella sezione dedicata al Bonus Nido. È consigliabile accedere utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS e andare alla sezione "Gestione". Se la domanda è completa con tutti i documenti richiesti, il problema potrebbe non riguardare la propria pratica. In questo caso, è possibile contattare l'INPS tramite il servizio INPS Risponde online o chiamare il Call Center Dedicato.

Verrà chiesto di fornire i propri dati e quelli relativi alla pratica per ottenere chiarimenti sulla situazione. Se la pratica risulta già "Pagata", è possibile consultare i pagamenti nella sezione apposita sul sito dell'INPS.

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