Quando si presenta la dichiarazione dei redditi una delle voci a cui prestare più attenzione per “alleggerire” il carico fiscale sul proprio portafoglio, è quello delle detrazioni.
Alcune spese che il contribuente sostiene durante l’anno, tra cui ad esempio le spese per motivi di salute o per l’istruzione dei figli, possono essere utilizzate per diminuire l’imposta da pagare. Queste spese, una volta inserite in dichiarazione dei redditi (alcune di queste, come quelle per l’acquisto di farmaci dando la propria tessera sanitaria, sono già inserite in automatico nella dichiarazione) permettono di avere una sorta di “riduzione” dell’irpef da pagare.
Come anticipato in un precedente articolo de IlGiornale.It , dallo scorso 11 maggio è possibile modificare il modello 730 precompilato per i lavoratori dipendenti, assimilati e i pensionati; pertanto occorre fare molta attenzione a verificare se tutte le spese detraibili che dovevano essere inserire in detrazione ci siano e inserire le ulteriori che si sono sostenute.
Entriamo più nel dettaglio.
Cosa sono
Quando si parla di detrazioni fiscali ci si riferisce ad una sorta di rimborso parziale che il contribuente ha dovuto sostenere per alcune tipologie di spese. Questo rimborso permette, nei fatti, di avere una riduzione del complessivo degli importi Irpef che chi sta presentando la dichiarazione dei redditi dovrebbe versare tramite la dichiarazione dei redditi o 730.
Non bisogna confondere, però, le detrazioni con le deduzioni.
Le prime, difatti, sono la quota parte dell’imposta Irpef che dovrebbe essere versata dal contribuente che viene rimborsata in proporzione alla spese sostenute dal contribuente stesse e che sono classificate come detraibili dalla legge. Con la detrazione si ottiene, dunque, un abbattimento dell’Irpef da corrispondere.
Le deduzioni, invece, si riferisce ad un abbattimento del reddito imponibile e vengono trattenute a monte dell’imponibile Irpef; nei fatti le deduzioni riguardano le spese sostenute dal contribuente che, per la legge, producono una sorta di riduzione del reddito imponibile del contribuente e che, di conseguenza, comporta che l’importo totale da pagare dell’imposta sia inferiore.
Quali sono le spese detraibili e a quanto ammontano
L’elenco delle spese che possono essere portate in detrazioni è davvero lungo quindi meglio classificarle in diverse categorie.
La prima voce sono le spese per la casa e tra queste si posson inserire:
- l’affitto.
- il mutuo.
- i costi di intermediazione e le spese assicurative.
- i costi per gli interventi edilizi, come quelli per i mobili, il verde o anche le spese sostenute per gli interventi sulle parti comuni del condominio.
La seconda voce è quella per le spese per la famiglia e tra queste rientrano:
- i costi delle spese sostenute per il trasporto pubblico.
- I contributi per i collaboratori domestici.
- gli assegni di mantenimento per l’ex coniuge.
- le spese assicurative.
Per quanto riguarda i figli, invece, si possono portare in detrazione:
- le rette per gli asili nido pubblici e privati.
- le spese per l’istruzione tra cui, ad esempio, i costi delle rette universitari o i costi sostenuti per l’acquisti di strumenti di apprendimento per studenti con diagnosi di DSA (disturbo specifico dell’apprendimento).
- i costi per le attività sportive.
Per quanto riguarda la salute, possono essere portate in detrazione le spese sanitarie e le spese veterinarie e l’acquisto di farmaci.
Per quanto riguarda gli importi entro cui si ha diritto alle detrazioni e all’ammontare delle detrazioni stesse, può dipendere dal proprio reddito che dalla singola spesa sostenuta.
Nella maggior parte dei casi, però, la detrazione spettante è nella misura del 19% della spesa sostenuta per cui, però, sono definiti specifici limiti o tetti di spesa; ad esempio, è possibile detrarre il 19% su una spesa massima di 210 euro per figlio di età compresa tra i 5 e 18 anni o il 19% sulle spese veterinarie sostenute e comprese tra i 129,11 e i 500 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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