Interessi raddoppiati per i mutui a tasso fisso e un + 60% per quelli a tasso variabile: questo il dato principale fornito dalla Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) nel suo "Dossier mutui e credito al consumo", dove vengono analizzati gli effetti del recente aumento dei tassi di interesse sui prestiti alle famiglie imposto dalla Bce (tasso base + 3,75%). Nel nostro Paese si parla attualmente di 6,8 milioni di nuclei familiari indebitati (il 25% del totale), 3 milioni e mezzo delle quali hanno da affrontare il pagamento di un mutuo per l'acquisto di una casa.
I numeri
Nei nuovi mutui a tasso fisso le rate sono destinate a raddoppiare, spiega Fabi, in quelli a tasso variabile sono attesi rincari compresi tra 50% e 60%.
Le rate relative ai "vecchi" mutui a tasso fisso, vale a dire quelli erogati fino alla fine del 2021 – inizi del 2022, non subiranno variazioni, restando stabili fino alla conclusione del piano di rimborso. Diverso il discorso per quanto concerne le rate dei "vecchi" mutui a tasso variabile, che registrano aumenti medi del 65%: ciò significa che il mutuatario che versava una rata mensile da 500 euro oggi può arrivare a pagare fino a 825 euro (+ 325 euro). Non è escluso che, a causa dell'ultimo rialzo da parte della Bce, la percentuale di aumento possa salire ancora.
I mutui a tasso fisso "nuovi" sono passati invece da un interesse medio dell'1,8% fin oltre il 5%: a seconda delle offerte effettuate dagli istituti di credito, le rate mensili possono risultare addirittura più che raddoppiate. I "nuovi" mutui a tasso variabile potrebbero raggiungere presto il 6%, partendo dallo 0,6% di fine 2021: ciò significa che per un prestito da 150mila euro della durata di 20 anni la rata mensile arriverà fino a 1.090 euro, 325 in più (pari al +63,9%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta solo un anno fa, cioè 665 euro.
Simulazioni
Ipotizzando l'acquisto di una prima casa da 200mila euro con mutuo a tasso fisso del 5,3% e durata di 25 anni si parla di una rata mensile da 1.218 euro. Per la compravendita di un immobile da 100mila euro con mutuo a tasso fisso del 5,1% e della durata di 25 anni, invece, la rata raggiungerebbe i 597 euro.
Altri finanziamenti
E per quanto concerne il finanziamento di altri beni? Se fino alla conclusione del 2021 il tasso di interesse medio era all'8,1%, alla luce dell'ultimo ritocco verso l'alto della Bce si potrebbe arrivare al 12,8%. Comprare ad esempio un'auto da 25mila euro a rate con finanziamento decennale significherebbe pagare non più 37.426 euro ma 45.704 euro, con un aumento di ben 8.279 euro (+ 22,1%) rispetto al 2021. Per acquistare una lavatrice da 750 euro a rate con finanziamento da 5 anni, invece, si passerebbe da 942 euro fino a 1.061, con un incremento di ben 119 euro (+ 25,3%) rispetto al 2021.
Il commento
"L’ennesimo aumento del costo del denaro da parte della Banca centrale europea rappresenta un altro pesantissimo macigno sui prestiti bancari e sull’intera economia italiana", dichiara il segretario generale di Fabi, come riportato da Agi.
"I rischi sono due: un rallentamento molto forte del mercato immobiliare e dell'edilizia e una riduzione molto evidente degli investimenti delle imprese, che frenerà l'occupazione. Come un film già visto, alla decisione della Federal reserve americana", conclude con amarezza Lando Maria Sileoni, "è seguita la decisione fotocopia della Banca centrale europea".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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