Non funziona Internet? Risarcimenti fino a 7,5 euro al giorno. Ecco come richiederli

Dal terzo giorno di mancato funzionamento del traffico voce o Internet, ogni utente ha diritto a 7,5 euro di rimborso: ecco cosa ha stabilito l'Agcom e a chi bisogna rivolgersi

Non funziona Internet? Risarcimenti fino a 7,5 euro al giorno. Ecco come richiederli
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Sono molto positive le notizie per milioni di utenti che, a volte, sono alle prese con guasti alla rete Internet che complicano enormemente i piani di chi lavora da remoto (e dagli uffici) ma anche semplicemente per navigare sul web comodamente da casa e per tutti i disservizi a esso collegati come le piattaforme streaming, ad esempio. L'Agcom (Autorità Garante delle comunicazioni) ha stabilito in 7,5 euro l'indennizzo per chi subisce questo tipo di problematica.

Cosa cambia adesso

L'indiscrezione pubblicata da Repubblica spiega nel dettaglio qual è il processo e chi deve pagare per i disservizi degli utenti. Quando non funziona Internet il consumatore telefona e segnala il guasto direttamente all'operatore con il quale ha sottoscritto un contratto ma spesso si vede rispondere picche. "Non è colpa nostra ma del gestore della rete" e la risposta è vera: in Italia i gestori sono Open Fiber che ha da poco acquistato da Tim, e Fibercop. Se qualcosa non funziona, dunque, bisognerà fare capo a loro due (nel primo caso il gestore si occupa soltanto della fibra ottica).

Rimborso da 7,5 euro al giorno

Specifichiamo che i disservizi si riferiscono anche alla classiche telefonate, tutto ciò che quindi ruota attorno alla rete telefonica. L'Agcom ha fatto sapere al quotidiano che a causa dei guasti che spesso si prolungono per molti giorni se non settimane, l'utente avrà diritto a un rimborso pari a 7,5 euro al giorno a partire dal terzo giorno di segnalazione del disservizio e fin quando non sarà ripristinato. Dal canto loro, gli operatori si difendono dicendo che spesso si tratta di "cause di forza maggiore", sulle quali non hanno una responsabilità oggettiva, tra cui le condizioni di maltempo, ad esempio, ma anche i terremoti. Adesso, invece, tutti dovranno essere risarciti anche con il classico "guasto tecnico".

Nel 2024, però, Agcom ha stabilito che le cose non stanno così inviando una circolare ai Corecom (Comitati regionali per le comunicazioni) stabilendo che gli operatori sono tenuti a risarcire i clienti. Ma qual è la ratio? È semplice: ogni consumatore non ha contatti diretti né con Open Fiber e nemmeno con Fibercop, dunque non possono chiedere "spiegazioni" o indennizzi direttamente a loro ma devono logicamente passare tramite i propri operatori.

Per poter ottenere i rimborsi, oltre a chiedere direttamente al proprio gestore (non tutti ancora si sono allineati alla direttiva), si può fare richiesta sul sito chiama Conciliaweb dell'Agcom e seguire le procedure richieste.

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