Cogoleto, guerra delle tettoie

Il sindaco di Cogoleto, Attilio Zanetti (Pd), non dice chiaramente come ma «troveremo il modo per non far pagare la multa ai nostri stabilimenti balneari», ha assicurato durante il consiglio comunale di ieri mattina. Uno scontro in piena regola. Non tanto con la capitaneria di porto di Arenzano che alcuni giorni fa ha sanzionato 9 bagni del litorale di Cogoleto con mille euro di multa, quanto col pud (piano di utilizzo delle aree demaniali) approvato dalla Regione che impone la rimozione dalla spiaggia di tutte le tettoie entro il 12 gennaio. La giunta comunale il 12 dicembre aveva approvato una delibera che concedeva una deroga. Ma prima è arrivata la bocciatura della Regione e a seguire la visita dei guardiani del litorale che hanno staccato le contravvenzioni.
«È una imposizione assurda quella di far togliere per due mesi strutture che sono lì da 10 anni e che una volta demolite non possono più essere riutilizzate», ha detto chiaramente Zanetti raccogliendo consensi dal centro destra e dal coordinatore comunale del Pdl, Giovanni Siri: «Per questa volta sono d'accordo con lei, sindaco, che ha preso posizione a favore dei nostri imprenditori». Una battaglia, insomma, che vede tutto il consiglio fare quadrato a difesa dei proprietari dei bagni contro la Regione. Tanto più che Cogoleto, con oltre il 50 per cento di spiagge libere, è uno dei comuni col minor numero di stabilimenti balneari.

Mentre dal centrodestra si sottolinea il momento di grande incertezza sull'uso degli arenili considerato che sui proprietari degli stabilimenti pende la spada di Damocle della normativa europea che stabilisce a partire dal 2012 l'assegnazione delle spiagge tramite gara. «Significa costringere gli imprenditori a fare investimenti enormi col rischio di perdere tutto», spiega Zanetti che non ha dubbi: «Sulla gestione del litorale c'è una confusione enorme».

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