Anche i politici (rim)piangono, ma per la segretaria comunale. Consiglieri, assessori, e lo stesso sindaco di Cogoleto. Tutti, per nove anni ad andare da lei, Rosetta Barbuscia, segretaria comunale di Cogoleto. Chi per recuperare qualche migliaio di euro per i marciapiedi o le panchine. Chi a chiedere consigli giuridici e informazioni su pratiche amministrative o finanziamenti regionali. Mente lei con pazienza e tolleranza dispensa qualche sì e tanti no «ma con una professionalità, un sorriso e una umanità che ci hanno sempre fatto accettare i rifiuti con meno rabbia», spiega il sindaco Attilio Zanetti annunciando il prossimo trasferimento della segretaria oltre la pineta, in pieno territorio arenzanese, ad occuparsi di altri consiglieri, di un'altra giunta (anche se dello steso colore). Ma venerdì sera Rosetta Barbuscia è ancora (e per l'ultima volta) in consiglio comunale dove si discute del futuro di Cogoleto. Dallo spostamento delle scuole e del municipio nell'area della ex Tubi Ghisa, al nuovo «Genoa Village» che porterebbe le stelle del Grifone ad allenarsi nei due campi a 11 che secondo voci sempre più insistenti verrebbero realizzati dalla società di Enrico Preziosi in un terreno sopra la Stoppani con tanto di palestra, sauna e centro benessere. La segretaria prende appunti mentre la discussione prosegue tra il regolamento dei servizi cimiteriali e quello dei dehors. Fino a quando il capogruppo del Pd, Luigi Cola, rompe l'incantesimo: «Sono contento per la segretaria che ad Arenzano avrà maggiori soddisfazioni». «Non mi faccia piangere», lo stoppa Rosetta Barbuscia. Ma la diga oramai è saltata, i ricordi scorrono su «tutte quelle volte che ha frenato alcune nostre volontà che ci avrebbero portato dei problemi», (Zanetti), «anche se non è facile avere a che fare con noi politici e lei ci è sempre riuscita con serenità e simpatia», l'autocritica di Giovanni Siri, Pdl. «Per noi è una grossa perdita», rincara Roberto Pansolin (gruppo Misto) anche per «le tante cose che mi ha insegnato in questi anni», rinforza la capogruppo del Pdl Maria Elena Dagnino seguita a ruota da tutti i consiglieri. Dal semplice «grazie» di Amelia Ravenna (Forza Cogoleto) fino al «le vogliamo veramente bene», del sindaco. «Il mio cuore rimane a Cogoleto in mezzo a voi», assicura lei.
Ad effettuare, intanto, un sopralluogo in città, primo e unico fra i parlamentari, è stato il senatore del Pdl, Giorgio Bornacin, che ha potuto rilevare, assieme al coordinatore locale Giovanni Siri e a Maria Elena Dagnino, come danni molto seri siano stati arrecati non solo al centro, ma anche alla strada Molinetto e alla fognatura di Sciarborasca che «serve» anche Cogoleto.
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