Un nuovo allarme per il Colosseo. Dopo che nel giorno di Natale era scattato l'allerta (poi ridimensionato dalla direttrice Rossella Rea) per la caduta di tufo da uno dei prospetti esterni, questa mattina la storia si è ripetuta.
Secondo quanto si apprende, sono caduti altri due frammenti. Sul posto sono presenti i vigili del Fuoco ed è in corso un sopralluogo dei tecnici. Sotto gli occhi dei turisti che continuano a visitare il monumento, è stata transennata a scopo precauzionale una piccola area all’interno del secondo anello del Colosseo. Gli accertamenti hanno verificato il distacco di alcuni piccoli frammenti.
I pezzi caduti sono stati consegnati ai tecnici della sovrintendenza e la zona interessata dal piccolo cedimento è proprio quella dell’ultimo crollo di fine dicembre. "Per ora so soltanto che non è grave e che è in corso il sopralluogo", ha spiegato il sovrintendente dei Beni culturali di Roma, Umberto Broccoli, che poi ha aggiunto: "Ma anche se non è grave, ciò dimostra che i lavori sono indifferibili, se vogliamo ancora continuare a parlare...".
Dello stesso parere il sindaco della Capitale, Gianni Alemmano, che ha non ha escluso l’ipotesi dolo tra le cause dell’ennesima caduta di un frammento dal Colosseo. "Stiamo cercando di capire da dove può essersi staccato questo frammento: potrebbe anche essere stato gettato dal secondo anello", ha spiegato il sindaco aggiungendo che "ci sono diverse ipotesi ma l’unica cosa certa è che si tratta di un pezzo del Colosseo, di un mattone antico, che è rimbalzato sul selciato".
"Ormai piccoli crolli o frammenti che cadono all’interno dell’area del Colosseo stanno diventando dei fatti quasi quotidiani. Questo è inammissibile, non è accettabile che il monumento più famoso del mondo si trovi in una situazione di rischio e di pericolo", ha poi lamentato Alemanno.
Che poi ha spiegato come "non possiamo più rinviare il restauro del Colosseo. Questa è l’occasione per ribadire che si devono aprire subito i cantieri e per fare un appello a tutti, specie alla magistratura competente per sbloccare questo restauro. Ci sono 25 milioni disponibili, di cui 10 già depositati al Mibac, e tutto è fermo perché un’associazione e un sindacato hanno iniziato a bombardare di esposti questo restauro.
Il mio appello come sindaco di Roma, anche se la competenza sul Colosseo è del ministero, è di rompere gli indugi. Il mondo ci guarda e ci chiede cosa stiamo facendo per il Colosseo, mi sembra una follia. Adesso basta, siamo ad una situazione che supera il ridicolo".
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