Colpo in villa, presi quattro immigrati

L’antifurto della villa li ha messi in fuga; il resto l’hanno fatto i carabinieri di Legnano che hanno inseguito e arrestato tre moldavi e un russo. Gli stessi che nel corso della notte scorsa, con il volto coperto da passamontagna, armati con taglierini e mazze ferrate ed equipaggiati con arnesi da scasso, avevano scavalcato la recinzione di una villa ad Inveruno.
La banda era entrata in azione poco dopo mezzanotte ; i rapinatori, con il volto coperto da passamontagna, avevano scavalcato il muro di cinta di Villa Marcora in viale Lombardia, dove dormiva la famiglia Marcora, composta dagli eredi dell’ex ministro Giovanni, industriali del settore metalmeccanico. Avevano già raggiunto il giardino e si accingevano a forzare una portafinestra per fare irruzione nell’abitazione quando il sofisticato sistema antifurto si è messo subito in funzione, lanciando l’allarme alla stazione dei carabinieri di Cuggiono.
I militari si sono precipitati sul posto in un batter d’occhio, tanto da riuscire a notare i quattro malviventi che stavano salendo a bordo di una Golf, ripartita a tutto gas. Ne è nato un folle inseguimento, al quale si sono aggiunti altri mezzi dell’Arma. Inseguimento durato quasi una decina di chilometri; alla fine l’auto dei malviventi è stata bloccata ad Arluno, presso il casello autostradale della Milano-Torino.
I quattro stranieri sono stati identificati e successivamente trasferiti a San Vittore. Adesso gli investigatori stanno tentando di stabilire, con riscontri scientifici, se gli stessi abbiano preso parte ad altri assalti, messi a segno nelle ultime settimane nei comuni di questo territorio ricco e industrializzato. In particolare a quello di lunedì sera a Magenta che ha fruttato un bottino di quasi 50mila euro, ai danni di un notaio, Giampaolo Colli, malmenato dai banditi insieme alla moglie e al figlio, per costringerlo ad aprire la cassaforte. Ad incastrarli potrebbe essere l’auto rubata al professionista e poi abbandonata, sulla quale gli investigatori hanno trovato indizi interessanti.
Rapine che comunque stanno tenendo in apprensione anche le forze dell’ordine e gli amministratori comunali, molti dei quali si sono fatti già sentire dal Prefetto di Milano per reclamare sicurezza.

Va inoltre ricordato che nel mese di novembre, nel mirino dei banditi è finito anche il giocatore del Milan Clarence Seedorf, preso di mira nella sua villa a Robecco sul Naviglio per ben due volte; la seconda per fortuna senza risultato concreto.

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