Il Comune compra le bici, ma nessuno pedala

Il Comune compra le bici, ma nessuno pedala

(...) delle due ruote e riceve (gratuitamente) 20 bici da adulto e ben 130 mountain bike da bambino. Solo che queste ultime non hanno mai bruciato l'asfalto e sono rimaste, con le loro camere d'aria sgonfie, accatastate in magazzino. Se, infatti, i mezzi per gli adulti sono destinati ai turisti che frequentano gli stabilimenti balneari d'estate, le bici da bambino sarebbero servite agli alunni che d'inverno vanno a scuola.
È tutto predisposto da più di 2 anni, con tanto di rastrelliere davanti all'istituto comprensivo che avrebbe dovuto gestire l'iniziativa. «Ma non siamo riusciti a metterci d'accordo con la dirigenza», spiega l'assessore all'ambiente Cristina Cornacchione (Pd) che a inizio anno ha preso il posto di Roberto Pansolin.
A quel punto il Comune ha cercato la strada del contatto diretto con le famiglie degli alunni. Insomma, bastava fare domanda per avere in comodato d'uso una vera mountain bike nuova di zecca con tanto di copertone da fuoristrada e cambio a 18 rapporti.
Ma anche così, niente da fare: «Ci siamo sentiti rispondere che volevamo dare la bicicletta ai bambini per eliminare lo scuolabus, tanto più che gli alunni avrebbero potuto usarle solo per andare a scuola e tornare a casa», aggiunge l'assessore. Che non si dà per vinta e con l'inizio del nuovo anno scolastico ha deciso di tornare alla carica ricontattando le famiglie e «offrendo ai ragazzi la possibilità di usare le biciclette tutto il giorno».
Frattanto, nell'attesa di conoscere quanti alunni decideranno di adottare una di quelle biciclette, il Comune ha cercato altre strade offrendone una parte al parco del Beigua per escursioni a Pratorotondo e una parte agli alberghi del territorio.
E poi ci sono le biciclette riservate agli stabilimenti balneari che hanno ricevuto le due ruote in comodato gratuito e con l'obbligo della manutenzione. «È il secondo anno che proponiamo questa iniziativa, anche se non tutti gli stabilimenti hanno aderito per mancanza di spazio o perché la posizione non lo permetteva», spiega Mario Romanello, titolare dello stabilimento Le Vele e presidente dell'associazione Bagni Cogoleto.
«È un successo enorme - rassicura Romanello. I clienti chiedono la chiave del lucchetto e senza spendere nulla prendono le due ruote e girano per il centro, vanno a fare compere in paese oppure organizzano gite lungo la costa esplorando le due riviere».


Insomma, sono molti i turisti di Cogoleto che in queste vacanze riscoprono il piacere di una pedalata passeggiando in bicicletta come ai tempi di Riccardo Cocciante. Un po' come tornare ragazzi. Ma degli anni settanta.

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