Consob, il Cdm nomina Vegas alla presidenza

Il Consiglio dei ministri ratifica la decisione annunciata ieri dal premier Silvio Berlusconi: il viceministro, già sottosegretario, diventa presidente dell'organo di vigilanza sulla Borsa. "Sono felice, ma anche un minimo triste" le prime parole di Vegas

Consob, il Cdm nomina Vegas alla presidenza

Roma - Giuseppe Vegas è stato nominato poco fa in Consiglio dei ministri presidente della Consob. La nomina è stata ratificata confermando le attese della vigilia dopo l’annuncio del presidente dl Consiglio, Silvio Berlusconi. Succede a Lamberto Cardia, nominato lo scorso 27 giugno presidente delle Ferrovie dello Stato. "Sono felice, ma anche un minimo triste". Così il neopresidente della Consob, Vegas, commenta con i giornalisti la sua nomina. Vegas usciva dall’aula di Montecitorio dove, in qualità di viceministro dell’Economia (un ruolo che ha ricoperto per anni, prima come sottosegretario), segue i lavori sul ddl di stabilità. All’ingresso nella sala del governo della Camera è stato accolto da un applauso.

"Partire è un po' morire" "Poichè sono stato chiamato ad altro incarico, ringrazio il governo e credo non sia opportuno continuare qui". Persino il sempre controllatissimo Vegas si lascia vincere per un attimo dalla commozione e saluta l’aula di Montecitorio dove termina di essere rappresentante del governo per la discussione alla finanziaria, essendo ormai il nuovo presidente della Consob. Vegas si concede una citazione letteraria per il suo commiato: "Perdonatemi se ho un po' infastidito in questi anni per questo o quell’emendamento. Vi ringrazio per il lavoro fatto. Come dice il poeta, partire è un po' morire".

Una vita nell'economia Nato a Milano il 16 giugno 1951, coniugato, una figlia, è laureato in giurisprudenza, con lode, all’università di Milano nel 1973. Funzionario nei ruoli della carriera direttiva del Senato dal 1978, è stato anche docente a contratto di diritto ecclesiastico alla Facoltà di giurisprudenza dell’università di Parma e direttore scientifico della Fondazione Luigi Einaudi di Roma. Nella XII legislatura è stato sottosegretario di Stato non parlamentare alle Finanze e poi al Tesoro, nel governo Dini. Nella XIII legislatura, eletto al Senato in Piemonte (Novara), è stato vicepresidente della quinta commissione permanente (Programmazione economica e bilancio), membro della commissione parlamentare bicamerale per le riforme costituzionali e della giunta per il regolamento, vicepresidente del gruppo parlamentare Forza Italia e presidente del gruppo Italia-Germania dell’unione interparlamentare. Rieletto al Senato nella XIV legislatura, è sottosegretario di Stato e successivamente viceministro per l’Economia e le Finanze nei governi Berlusconi II e III. Segue direttamente tutte le manovre finanziarie e di bilancio dal 2001 al 2006 e i principali provvedimenti riguardanti: pubblico impiego, federalismo, patto di stabilità interno, spesa sanitaria.

Nella XVI legislatura è sottosegretario all’Economia e alle Finanze nel IV governo Berlusconi. Eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione Piemonte 2, fa parte del gruppo parlamentare Popolo delle Libertà ed è stato membro della XIV commissione (Politiche dell’Unione Europea) della Camera.

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