Il contentino del premier: bicamerali alla Cdl

A Fi la commissione che esaminerà i ricorsi elettorali. L’altra presidenza all’Udc

Il contentino del premier:  bicamerali alla Cdl

Marianna Bartoccelli

da Roma

Malgrado il no alle presidenze delle commissioni parlamentari da parte di Silvio Berlusconi e della Cdl, le due presidenze bicamerali di garanzia, quella della giunta per le elezioni (che dovrà esaminare i ricorsi sui voti contestati) e quella della giunta per le autorizzazioni a procedere sono andate, rispettivamente, a Donato Bruno di Forza Italia (ex-presidente della commissione affari istituzionali) e a Carlo Giovanardi dell’Udc, ministro uscente dei rapporti con il Parlamento. Donato Bruno è stato eletto praticamente all’unanimità con 27 voti a favore. Sono state scrutinate anche una scheda bianca e una a favore di Roberto Maroni. Carlo Giovanardi è stato eletto con 17 voti a favore, una scheda bianca e una nulla. Queste due presidenze sono state sempre assegnate all’opposizione, ma la nomina all’unanimità dei due esponenti della Cdl viene letta come l’ennesimo tentativo di apertura dell’Unione sulle nomine dei presidenti di commissione.
Apertura respinta tassativamente da Silvio Berlusconi e dalla Cdl. Sono stati eletti vicepresidenti della Giunta delle elezioni della Camera, Gianfranco Burchiellaro (Ulivo) e Vincenzo Nespoli (An), mentre i segretari sono: Nicodemo Oliverio (Ulivo), Silvio Crapolicchio (Comunisti italiani) e Roberto Maroni (Lega). «È stata una cosa che mi ha fatto davvero piacere e fa sì che ci sia, se ce ne fosse bisogno, un impegno di garanzia ancora maggiore. Credo che lavoreremo bene», è stato il commento di Donato Bruno, positivamente stupito del gradimento ricevuto anche dalla maggioranza.
Il neopresidente prevede che la prima riunione sarà per martedì della prossima settimana. In quell’occasione verrà stilato il calendario ed è facile prevedere che uno dei primi nodi da affrontare sarà quello dei quattro senatori della Rosa nel pugno, tra cui Marco Pannella, rimasti fuori dal Senato per una interpretazione della legge su cui è stato presentato ricorso. Se la giunta dovesse dare ragione alla Rnp andrebbero fuori quattro senatori della maggioranza ed entrerebbero gli altri 4. Ma quello che ha già creato polemiche è la presenza nella maggioranza di due senatori dell’Unione, Luigi Zanda e Stefano Zuccherini, che se votano per l’ingresso dei quattro della Rnp, votano per la loro uscita.


Accanto a Giovanardi per la giunta delle autorizzazioni sono stati eletti vicepresidenti Nino Mormino di Fi e Lanfranco Tenaglia del'Ulivo e segretari Sesa Amici, dell'Ulivo, Federico Palomba, dell'Italia dei valori e Antonio Pepe di Fi. Anche Giovanardi si dichiara soddisfatto dei voti bipartisan ottenuti e annuncia «massimo impegno e la collaborazione di tutti».

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