Roma - Una gran bella partita. In palio c'era un trofeo importante, in passato snobbato. Ma non quest'anno. L'Inter, battendo 3-1 il Palermo, porta a casa la Coppa Italia. Nerazzurri trascinati da Samuel Eto'o. Grandissima la sua gara. Il Palermo esce dal campo a testa alta. Ha fatto una buonissima gara, facendo paura ai nerazzurri per larghi tratti dei novanta minuti. Alla fine a fare la differenza sono stati i campioni dell'Inter. Che ci tenevano a vincere... e a fare un bel regalo a Leonardo.
Le reti Al 26' pt Thiago Motta recupera un pallone su contrasto, Sneijder apre per Eto'o che, in vantaggio su Cassani, entra in area e trova l'angolino. Al 32' st Migliaccio perde palla con Sneijder che apre sulla sinistra al libero Eto'o. Il camerunese avanza e beffa Sirigu sull'uscita. Due a zero. Partita finita? Manco per sogno. Il Palermo ci crede fino alla fine. E al 43' st, su calcio d'angolo (inesistente perché nella precedente azione il pallone era uscito dal campo) Miccoli serve Munoz che, di testa, segna il gol che riapre la gara. Ma a chiudere la danze ci pensa il Principe: al 46'st Pandev in contropiede centra per Milito che corregge in rete. Sul 3-1 la gara è finita. L'Inter ha vinto con merito. Settima Coppa Italia per i nerazzurri. Trentasette gol, nella stagione, per un grandissimo Eto'o. Sarà solo una Coppa Italia... ma per l'Inter la festa è bella lo stesso. Delio Rossi, a fine gara, non riesce a smettere di piangere. Con i suoi rosanero ha sfiorato un sogno.
Eto'o: resterò all'Inter Con le due reti messe a segno contro il Palermo ha raggiunto quota 37 in stagione, migliorando i 36 segnati quando era al Barcellona. Ma il camerunese, ai microfoni della Rai, riconosce che "nel calcio l'importante è vincere. Anche il mio record lo è, ma senza vittorie non sarebbe stato altrettanto dolce". Alla fine della partita l'attaccante dell'Inter è andato a raccogliere anche l'applauso dei tifosi del Palermo. Un gesto bellissimo, da campione che sa essere anche un grande sportivo: "Il calcio è un bello sport ed io ho voluto ringraziare tutti i tifosi, compresi quelli siciliani che hanno affrontato un lungo viaggio per essere qui". Eto'o resterà all'Inter?: "Il presidente ha parlato è tanto basta, se resto? Certamente". E i tifosi nerazzurri possono tirare un sospiro di sollievo...
Migliaccio: usciamo a testa alta Delio Rossi in lacrime, al termine della finale. Consolato dai diversi giocatori, il tecnico del Palermo in partenza non è riuscito a trattenere il suo profondo dispiacere per la sconfitta dell'Olimpico. "Ma noi usciamo a testa alta - ha detto ai microfoni Rai Migliaccio, centrocampista rosanero -. Noi abbiamo giocato, loro hanno i campioni. Aver portato fino a qui 50.000 tifosi da Palermo è motivo di grande orgoglio".
Moratti: mini triplete? Mini un cavolo Felicissimo, in mezzo al campo, il presidente nerazzurro Massimo Moratti: "Il Palermo ha giocato molto bene. Complimenti. Non è stato facile superarli, avevano una difesa fortissima". Mini triplete? E lui replica stizzito: "Mini un cavolo, spero ogni anno di conquistarne uno così...".
Leonardo: soddisfazione enorme Ovviamente il tecnico nerazzurro è al settimo cielo: "E' stata una soddisfazione enorme in un'annata diverta per me e per l'Inter, con tanti cambiamenti". Leonardo si gode il suo primo titolo come allenatore. "Poter chiudere l'ultima partita della stagione con due trofei è una cosa meravigliosa".
Delio Rossi: ha vinto squadra più esperta "Volevo regalare ai nostri tifosi qualcosa, magari anche più grande di noi. Ce la siamo giocata, ma non è bastata. Ha vinto la squadra più esperta". L'allenatore del Palermo, Delio Rossi, non nasconde la delusione per la sconfitta. "Dispiace perché abbiamo visto che potevamo giocarcela - ha detto ancora -. Abbiamo assistito ad un grande spettacolo. Questa gente merita questo ed altro - ha aggiunto, rivolto ai suoi tifosi -, ha capito che la squadra è giovane e gioca al calcio". Sul suo futuro l'allenatore ha aggiunto: "In settimana parlerò con la società e con il presidente Zamparini, insieme valuteremo il da farsi. Per stasera parliamo solo di questa finale"...
Blitz di Greenpeace contro il nucleare Mentre i giocatori di Inter e Palermo correvano in campo ad osservarli dall'alto, pericolosamente sospesi in aria con delle funi attaccate alla copertura dello stadio c'erano due attivisti di GreenPeace, con il caschetto in testa e l'imbragatura indosso. Si erano arrampicati fin lassù per tener bello teso uno striscione: "Da Milano a Palermo, fermiamo il nucleare". Il loro è stato un vero e proprio blitz a due settimane dal referendum.
Lo striscione è stato rimosso solo a partita abbondantemente finita. Greenpeace ha voluto sfruttare la visibilità dello sport, e in particolare quella del calcio, per trasmettere il proprio messaggio. Le polemiche non mancheranno...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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