La coppia più bella del cinema? Un orco e un asino

Nel sondaggio allestito dai cineasti inglesi Shrek e Ciuchino battono Gere e la Roberts e i Simpson

Povero Humphrey Bogart, chissà quante volte si rivolterà nella tomba. Erano anni, per non dire decenni, che Casablanca appariva puntualmente in cima alle classifiche dei film più amati. Con Ingrid Bergman formava un tandem meraviglioso, e pazienza se lei lo sovrastava di una ventina di centimetri: bastava una pedana per riportarlo su. Sono passati quasi settant’anni da quel mitico film in bianco e nero, improbabile miscuglio di sentimento, spionaggio e guerra e la coppia più bella del mondo (titolo concesso almeno a lui con manica un po’ larga) ha perso lo scettro. Non solo, non è nemmeno nella topten dei duetti preferiti dal pubblico. Se è vero che mal comune è mezzo gaudio, dai magnifici dieci sono stati esclusi anche Clark Gable e Vivien Leigh, la magica pariglia di Via col vento, il film dei film, come fu definito con enfasi ma non senza fondamento, girato tre anni prima di Casablanca.
E adesso tenetevi forte, che arriva la nuova, rivoluzionaria topten cinematografica. Dunque, la coppia regina, alla faccia dei belli e delle belle di ogni tempo, è quella rappresentata dall’orco Shrek e dal mulo parlante Ciuchino nel cartone animato del 2001, prodotto dalla Dreamworks. Incredibile, una coppia finta, nata dalla fantasia di un disegnatore, e immediatamente sponsorizzata da quel furbacchione di Steven Spielberg. È vero, verissimo, che Shrek ha fatto boom anche al botteghino, ma fare dei due simpatici protagonisti la supercoppia del cinema è un affronto a milioni di spettatori.
Ma chi ha fatto questa stravagante classifica, si chiederà a questo punto qualche lettore tradizionalista, forse già spazientito. Presto detto. È opera dell’Uk Cinema Industry, l’associazione che raccoglie esperti e produttori dell’industria cinematografica inglese. La responsabile del sondaggio, tale Grace Carley, spiega così l’irrispettosa graduatoria: «Shrek e Ciuchino possono sembrare una scelta strana, perché non si tratta di una vera e propria coppia in senso romantico. Ma hanno questa continua tensione di amore e odio e poi non sono umani e questo rende possibile diversi tipi di riconoscimento da parte dello spettatore». Contenti? Mah.
Certo che se a essere sondati sono stati soprattutto i ragazzini, è ovvio che le anticaglie del cinema, come i giovanissimi giudicano i classici che fecero fremere i loro nonni, non possono figurare sul podio. Podio che vede sui due meno nobili scalini Richard Gere e Julia Roberts, seducente tandem innamorato di Pretty Woman, da un lato, e dall’altro Patrick Swayze e la dimenticata Jennifer Grey, agitata coppia ballerina di Dirty Dancing.
Un altro cartone irrompe in quarta posizione: è il recentissimo, semidivertente, I Simpson - Il film, come annuncia il titolo tradotto, che sforna il duo meno romantico della decina, Homer e Marge. Litigiosi (quasi) quanto Brad Pitt e Angelina Jolie, coniugi sempre in primo piano anche nella vita reale, scatenati interpreti del modesto Mr. & Mrs. Smith. Tornando indietro fino al 1978 ecco, al posto numero sei, un’altra coppia di ballerini, il John Travolta di molti chili fa e la bionda, tutto sommato incolore, nel frattempo desaparecida, Olivia Newton-John, al centro del frizzante musical Grease. Soltanto settimi Leonardino DiCaprio e Kate Winslet, che dal Titanic del 1997 fecero versare oceani di lacrime al pubblico più facile alla commozione. Sarebbe bastato farlo qualche anno addietro questo sondaggio e una medaglia, magari d’oro, non gliela toglieva nessuno.
Scendendo rapidamente, troviamo in ottava posizione un tandem per così dire controcorrente, dato che si tratta di due lui, i cowboy fidanzati Heath Ledger (scomparso da poco) e Jake Gyllenhaal del western Brokeback Mountain. Un gradino più sotto l’occhialuto Daniel Ratcliffe e l’inedita Katie Leung di Harry Potter e il calice di fuoco.

Finalmente, al decimo posto, un’altra esponente della famiglia Gyllenhaal, Maggie, sorella del già citato Jake, che in coppia con James Spader nel bizzarro Secretary, offre una dimostrazione pratica, con tanto di frustino, di come l’amore possa diventare perversione. Beati loro che si divertono così. Ma per Bogart e la Bergman buonanime, scavalcati da un film così, sarà un altro, durissimo colpo.

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