Così Erri De Luca dà voce a chi non si arrende

Nel sito monografico che gli ha dedicato la francese Nathalie Bouyssès i suoi libri preferiti risultano essere La montagna incantata di Thomas Mann e Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantès. E dunque non sembra casuale che proprio all’ingegnoso hidalgo spagnolo Erri De Luca, ben noto scrittore e poeta napoletano, intitoli lo spettacolo Chisciotte e gli invincibili, in programmazione solo questa sera ai Giardini della Filarmonica per la rassegna «I Solisti del Teatro». Lavoro che, scandito in un prologo, tre quadri e un intermezzo, lo vede per la prima volta anche in scena, in qualità di interprete/esploratore atto ad accompagnare il pubblico lungo un percorso letterario e musicale assemblato per rendere omaggio agli indefessi sognatori di ogni tempo, a quelli che non si arrendono, a quelli che trovano sempre un motivo per ricominciare. «Invincibili - spiega l’autore - sono gli innamorati, i prigionieri, i suicidi. Invincibile non è chi sempre vince, ma chi mai si fa sbaragliare dalle sconfitte, chi mai rinuncia a battersi di nuovo».

Insieme con De Luca, sul palcoscenico ci sono Gabriele Mirabassi (al clarino) e Gianmaria Testa, «incaricato» di dare voce a grandi poeti (tra gli altri, Hikmet e Brecht) e di avvicinare le loro parole alla gente comune, mostrandole semplici, forti, necessarie, popolari. Tanto più popolari perché recitate a teatro; da quel pulpito laico accessibile a tutti che, se usato al meglio, può sfoggiare la stessa arroganza rivoluzionaria della poesia. Info: 06/32609831.

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