Cri, all’Autoparco ausiliari in sciopero

Si sono arrampicati sul cornicione della loro sede romana e hanno bloccato il trasporto invalidi e sono decisi a farlo ad oltranza. Sono alcuni dei 110 lavoratori militari ausiliari delle forze armate che prestano servizio nel centro operativo sanitario provinciale della croce rossa che protestano per il mancato rinnovo del contratto di lavoro. Il contratto è scaduto nel 2004 ma non è stato ancora rinnovato come è accaduto per tutte le altre categorie delle forze armate.
Nell’autoparco centrale di via Pacinotti, a Marconi, lavorano circa 400 persone (150 dipendenti civili, 93 precari ex Ares 118 e 110 militari della croce rossa), ci sono undici ambulanze con convenzione Ares più altre dieci e assicurano il servizio pronto soccorso assistenza disabili, trasporto infermi e altre attività. «Oltre al rinnovo dei contratti che non si capisce a chi spetta - raccontano i lavoratori - sono sette mesi che non ci pagano gli straordinari per un lavoro che si svolge 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Prendiamo una media di 1400 euro al mese. Questa situazione paradossale sussiste solo a Roma e nella sua provincia». «Proseguiremo a oltranza la nostra agitazione - si legge in un comunicato -. Pretendiamo più rispetto e risposte certe da questo nuovo governo. Siamo stanchi di avere solamente doveri dello status militare a fronte di nessun diritto riconosciuto». Intanto un appello al neo sindaco di Roma Gianni Alemanno arriva dall’esponente de La Destra Fabio Sabbatani Schiuma: «Intervenga al più presto su questa vicenda che non è solo nazionale - afferma Schiuma - ma che ha una forte ricaduta sul territorio e che penalizza la cittadinanza».


In serata sul posto sono giunti due mezzi dei vigili del fuoco per tentare di assicurare l’incolumità ai due lavoratori che si erano arrampicati sul cornicione del centro operativo e che non ne volevano sapere di scendere.

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