Ancora un blitz dei tribunali contro il decreto Piantedosi. La nave Ong Humanity 1 è stata liberata, a una manciata di giorni dalla scadenza del termine di fermo, da parte di un giudice di Crotone. Esultano le organizzazioni non governative, che ora chiedono la liberazione delle altre due navi sottoposte a fermo in diversi porti del Paese. In realtà, il giudice calabrese ha agito con una sospensione del provvedimento che, come unico risultato, ha la riduzione di una manciata di giorni rispetto al termine legale del fermo amministrativo, in mancanza delle tempistiche per effettuare un controllo definitivo.
Il dubbio che dietro ci sia una mossa ideologica esiste, in quanto il giudice di Crotone, nel dispositivo provvisorio di sospensione, giustifica la sua decisione come una "apparente ingiustizia del provvedimento emesso". La decisione, quindi, si basa su un elemento dubitativo che lo stesso giudice si riserva di approfondire in un secondo momento. Il tribunale si è potuto esprimere con un provvedimento provvisorio a fronte di un'istanza per la sospensione del provvedimento, presentata dalla Ong, con modalità inaudita altera parte: ossia senza contraddittorio e immediata. Questo permette a Humanity1 di esultare per la liberazione, annunciando orbi et orbi una vittoria contro il governo italiano. Ma senza specificare che la decisione è solamente provvisoria e occorre un successivo passaggio in udienza affinché venga confermato e non è nemmeno detto che questo avvenga.
Lo stesso giudice ha usato la formula cautelativa, sottolineando una "apparente" ingiustizia. Tutto è stato rimandato al prossimo 17 aprile, quando il giudice avrò la facoltà di confermare, modificare o revocare il provvedimento, con una decisione non impugnabile. Ma, intanto, dalla Ong esultano e proseguono nella loro linea propagandistica: "Il tribunale ha emesso un giudizio indipendente sulla base dei fatti – a differenza delle autorità italiane, che hanno attuato l’agenda politica del governo Meloni ostacolando la ricerca civile e il salvataggio in mare".
È la seconda volta che un tribunale attua una sospensione del provvedimento: Crotone arriva dopo Brindisi, con tutte le polemiche del caso. Evidentemente, le Ong hanno trovato la strada per ottenere un'uscita rapida dal blocco, anche se momentanea, che permette loro, e l'opposizione, di attaccare il governo. Humanity 1 era arrivata in porto a Crotone lo scorso 4 marzo e sarebbe dovuta uscire il prossimo 24 marzo: ha ottenuto momentaneamente 5 giorni di sconto sul fermo.
Resta da capire cosa succederà in caso di dietrofront del tribunale di Crotone con i giorni rimanenti non scontati. Intanto, a seguito della consegna delle ordinanze per le precedenti disposizioni, si stanno iniziando ad applicare le sanzioni con recidiva, come accaduto alla Sea-Eye 4, fermata per 60 giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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