"Corda, martello e nastro isolante". E ancora: "Fai chat inventata tra te e lei dove ti dice di venire a casa sua e portare le manette. Data d'inizio della chat domenica 21 agosto". Sono gli appunti che Giovanni Padovani, il killer di Alessandra Matteuzzi, aveva segnato sul proprio cellulare prima di uccidere a martellate la ex fidanzata, la sera del 23 agosto 2022. Nelle settimane precedenti al delitto, racconta il giornalista Luca Muleo sul Corriere della Sera, l'ex calciatore dilettantistico aveva condotto alcune ricerche sul web nel tentativo di pianificare l'omicidio perfetto. Appunti a dir poco agghiaccianti che, a fronte delle evidenze raccolte dagli inquirenti, comprovano l'aggravante dello stalking già contestata dalla Procura al 27enne di Senigallia.
La pianificazione del delitto
Un massacro pianificato nei minimi dettagli. Lo si evince dalla numerose ricerche online che Padovani ha condotto nei mesi antecedenti al delitto e dalle note registrate sul suo smartphone. La prima: "La uccido perché lei mi ha ucciso moralmente, ha ucciso la mia autostima, mi ha fatto diventare apatico verso tutto e ormai sono completamente suo". Poi, tra parentesi, scrive: "Direte che lui che l'ha uccisa non sta meglio anzi lui è pazzo". Il 23 aprile, le prime tracce dello stalking: uno screenshot inviato alla madre in cui lascia intendere di avere a disposizione le immagini della videosorveglianza della casa di Alessandra. A seguire, dall'11 giugno fino al giorno dell'omicidio, una lunga scia di ricerche in Rete: "uccide la propria moglie e scappa", "come sabotare un motore". E ancora: "pena omicidio volontario".
"Il metodo migliore per uccidere"
Una vera e propria ossessione quella che Padovani aveva sviluppato nei confronti della ex fidanzata. La frequenza delle ricerche sul web aumenta con l'avvicinarsi del giorno "prescelto" per il delitto. "Da stalking a violenza sulle donne, quanti anni", scrive. Poi passa alla programmazione dell'omicidio: "Come comprare un'arma". Valuta tempi e modalità di aggressione: "Quanto tempo ci vuole per morire per strangolamento", "con un colpo di spranga forte alla testa riesce poi a urlare?", "dove perde meno sangue una persona?". L'ultima ricerca risale al pomeriggio del 23 agosto: "Lo spray al peperoncino in faccia, cosa comporta?".
"Come uccidere la propria moglie ed essere felici"
Pochi giorni prima di realizzare le sue intenzioni omicidiarie, il 27enne s'informa "sulla vita dietro le sbarre" e su "cosa fa un detenuto durante il giorno". Valuta l'ipotesi di contattare un sicario: "tariffe per uccidere". Considera anche l'eventualità di una fuga all'estero: "Per andare in Albania - cerca online - ci vuole il passaporto?". E ancora: "Stati dove non valgono le leggi italiane". Poi pensa a come disfarsi del cadavere: "Qual è il posto migliore per nascondere un cadavere?". E infine, l'ultima ricerca: "Come uccidere la propria moglie ed essere felici".
Le reazioni
I legali della famiglia Matteuzzi, gli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, si dicono "per nulla stupiti" dalla condotta dell'omicida ma "attoniti" per la "meticolosità delle ricerche". "Padovani ha iniziato ad accarezzare l’idea di uccidere Alessandra da giugno - dicono al Corriere i due legali -e dopo aver scelto la modalità omicidiaria ha atteso l’occasione giusta e lo ha fatto".
Il 27enne si trova recluso nel carcere della Dozza dalla scorsa estate con l'accusa di omicidio aggravato dallo stalking. A fronte delle nuove evidenze, i pm stanno valutando la possibilità di contestare all'indagato anche l'ipotesi della premeditazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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