Lo aveva denunciato già da tempo quell'uomo che le stava rendendo la vita un incubo. Lei Alessandra Matteuzzi, 56 anni, lui Giovanni Padovani, di 26 anni e con un divieto di avvicinamento emesso dal giudice. Sandra, così la chiamavano gli amici, era terrorizzata dal suo ex compagno stalker. L'epilogo di questa ossessione, infatti, è finito nel peggiore dei modi: in tragedia.
La ricostruzione dei fatti
La 56enne è stata trovata sotto la sua abitazione in via dell'Arcoveggio, alla prima periferia di Bologna riversa in una pozza di sangue. Secondo i primi accertamenti pare che sia stata colpita ripetutamente con un martello. L'artefice è stato proprio quel ragazzo che, nonostante l'imposizione a stare lontano da lei, non si è fatto alcuno scrupolo a ucciderla.
Pare che l'uomo fosse arrivato ieri dalla Sicilia dove lavorava e l'abbia aspettata sotto casa per ore e alle 21, quando la vittima è rientrata, si sia palesato. Dopo avergli urlato di andarsene, la donna ha cercato di entrare nell'abitazione ma lui l'ha aggredita e trascinata sotto al portico del palazzo dove l'ha massacrata. Decine di colpi senza sosta in tutto al corpo, anche al volto e al capo. A dare l'allarme è stato un vicino di casa che sentendo le urla ha immediatamente allertato la polizia. Arrivata sul posto la pattuglia, l'aggressore era ancora lì ed è stato subito braccato. La donna, agonizzante, è morta prima dell'arrivo dell'ambulanza per il grave trauma cranico.
Padovani, calciatore e modello nato a Senigallia, in provincia di Ancona, ha militato in varie squadre di serie D, tra cui il Giarre e il Troina calcio e al momento giocava per la Sancataldese, team siciliano.
"Sandra mi aveva detto: se suona quel ragazzo, per favore non gli apra - racconta una vicina di casa. - Quando ieri sera l'ho visto qui sotto casa, sono entrata e ho chiuso la porta perché non entrasse. Ultimamente era diventato molto insistente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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