La corte di Assise di Appello ha confermato la condanna a 1 anno e 6 mesi di carcere richiesta nei confronti dell'ex sindaco di Torino Chiara Appendino per i fatti avvenuti in piazza San Carlo. Il processo è stato intentato a causa di presunte carenze nella gestione dell'evento organizzato la sera del 3 giugno del 2017, quando nel piazzale fu approntato un maxischermo per consentire ai tifosi della Juventus di assistere insieme alla finale di Champions League, poi persa dai bianconeri contro il Real Madrid. A un certo punto tra la folla si scatenò il panico, per via dell'utilizzo di una bomboletta di spray urticante da parte di alcuni rapinatori, e in tanti rimasero schiacciati tra le transenne: un bilancio pesantissimo, che parla di 1672 feriti e 3 morti.
I giudici hanno altresì ribadito la condanna a 18 mesi già emessa nei confronti di Paolo Giordana, allora capo di gabinetto della primo cittadino, e per l'ex presidente dell'agenzia Turismo Torino Maurizio Montagnese. Condannati rispettivamente a 1 anno e 4 mesi e 1 anno e 2 mesi il dirigente della questura Alberto Bonzano e il vicecomandante della polizia municipale Marco Sgarbi. Per quanto concerne gli altri imputati, invece, è arrivata l'assoluzione per il questore Angelo Sanna e per il capo di gabinetto della questura Michele Mollo, entrambi condannati in primo grado di giudizio.
Le parole dell'ex sindaco
L'allora primo cittadino di Torino ha annunciato la propria intenzione di ricorrere in Cassazione. "Oggi si è concluso il processo d'appello per i tragici eventi della notte del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo a Torino", ha scritto sui social Chiara Appendino. "Sono stata chiamata anche io, in quanto sindaca all'epoca, a rispondere di quanto accaduto", ha aggiunto. "Oggi, la Corte di Appello ha confermato la condanna del primo grado".
"Naturalmente rispetto questa sentenza", ha proseguito il deputato del Movimento Cinquestelle, "ma, una volta rese note le motivazioni, presenterò ricorso in Cassazione, sicura di poter far valere le mie tesi difensive nel prossimo grado di giudizio. Come sapete, mi sono sempre difesa dalle accuse all'interno dei processi, senza timore e a testa alta e continuerò a farlo".
"Il mio pensiero, in qualità di donna e rappresentante delle istituzioni, al di là di ogni questione giudiziaria, è sempre stato rivolto alle vittime e ai loro affetti", ha precisato Appendino su Instagram. Per ciò che accadde, ha ricordato l'ex sindaco, i quattro responsabili stanno già scontando una condanna a 10 anni per omicidio preterintenzionale.
"È per le conseguenze di questo stesso gesto che sono stata chiamata anche io, in quanto Sindaca all'epoca, a rispondere di quanto accaduto. Come sapete", ha aggiunto in conclusione la grillina, "mi sono sempre difesa dalle accuse all'interno dei processi, senza timore e a testa alta e continuerò a farlo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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