Bestiario, l'Abortigno

L’Abortigno è un animale leggendario che per Costituzione riduce il concepito ad una cosa

Bestiario, l'Abortigno
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L’Abortigno è un animale leggendario che per Costituzione riduce il concepito ad una cosa.

L’Abortigno è un essere mitologico nato dalle ceneri dei suoi stessi principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Parole che, ad essere sinceri, sono suonate sempre altosonanti, ma vuote, in quanto fondate sull’illuminismo dell’uomo invece che sulla luce divina.

L’Abortigno ha ridotto la Libertà a sopruso. Con l’introduzione del diritto all’aborto nella Costituzione, non regge più nemmeno lo slogan, poco convincente, per il quale “la mia libertà finisce dove inizia quella dell’altro”. La libertà di abortire non trova nessun argine di libertà del concepito a cui è stato negato qualsiasi diritto. Gli animali sono più tutelati. Solo gli oggetti non hanno diritti. In realtà la Libertà è dipendenza. Non c’è uomo più libero di quello che si innamora, non c’è uomo più libero di quello che dipende dalla sua amata. Quanta libertà potrebbe scaturire dall’amore per un figlio?

L’Abortigno ha distrutto il concetto di Uguaglianza. Per parlare di uguaglianza occorre innanzi tutto riconoscersi come esseri dello stesso genere e specie, quelle degli esseri umani. Quale enorme esercizio ideologico è stato compiuto per definire il concepito come qualitativamente e ontologicamente diverso dal proprio genitore? Nell’era del buonismo globale e dell’inclusività, il benessere della persona adulta viene prima, non del benessere, ma dell’essere della persona concepita. Ancora una volta, per giungere a tali conclusioni, è avvenuta una riduzione irrazionale dell’essere vivente nella sua prima fase di vita.

L’Abortigno ha rinnegato la Fratellanza. Ciò che definisce l’essere fratelli è un legame di sangue che non è stato scelto, ma dato. Non si sceglie il volto del fratello, come non si decidono la fisionomia e il carattere del figlio che è totalmente donato. Altro da sé, ma parte di sé. Singolare che la Bibbia descriva il primo omicidio della storia come un delitto tra fratelli. Il primo male dopo il peccato originale.

L’Abortigno, nell’epoca dello scientismo, rinnega l’evidenza scientifica che afferma che la scintilla vitale ha inizio dal concepimento. Non c’è bisogno di far ascoltare il battito cardiaco per persuadere che la vita sia vita.

Se il caso singolo e particolare di una donna in pericolo di vita può far discutere, il diritto costituzionale all’aborto è una notizia che fa tremare i polsi e che dovrebbe scuotere le coscienze indipendentemente dalla timida reazione della Chiesa che dice quello che deve dire, ma che non fa niente per fermare la follia dell’uomo che distrugge sè stesso. Non occorre la fede per dire “no”. Occorrerebbe un uso corretto della ragione, il dono più grande fatto all’uomo insieme alla vita.

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