Jack Ma cede il controllo di Ant Group: svolta nella finanza cinese

Il miliardario cinese Jack Ma ha ceduto il controllo del gigante finanziario Ant Group. Il colosso fintech starebbe rivedendo la struttura azionaria per rimettere in carreggiata la sua Ipo

Jack Ma cede il controllo di Ant Group: svolta nella finanza cinese

Jack Ma ha rinunciato al controllo di Ant Group. Ad annunciarlo è lo stesso gruppo, che modificherà la struttura azionaria in modo che il suo fondatore non abbia più il controllo del colosso fintech. Dopo il completamento dell'adeguamento "nessun azionista, da solo o congiuntamente con altri soggetti, avrà il controllo di Ant Group" né "nominerà la maggioranza del consiglio di amministrazione" o "avrà il controllo di Ant", ha fatto sapere la società tecno-finanziaria cinese, che si trova adesso in fase di ristrutturazione.

La decisione di Jack Ma

Il miliardario cinese Jack Ma ha dunque ceduto il controllo del gruppo. Nel 2020 le autorità di regolamentazione cinesi hanno bloccato la prevista Ipo della società e, da allora, hanno tenuto a freno il settore tecnologico nazionale in forte espansione. L'ipo doveva essere la più grande al mondo – si parlava di qualcosa come 35 miliardi di dollari - ma è fallita all'ultimo minuto. Da quel momento in poi, il signor Ma, 58enne, si è in gran parte ritirato dai riflettori pubblici.

Adesso, ha scritto Nikkei Asian Review, gli azionisti dell'azienda hanno accettato di implementare una serie di aggiustamenti che vedranno Ma rinunciare alla maggior parte dei suoi diritti di voto. Sebbene Jack Ma possedesse solo una partecipazione del 10% in Ant, un'affiliata dell'Alibaba Group Holding, ha esercitato il controllo sulla società attraverso entità correlate. Ad esempio, attraverso il veicolo d’investimento Hangzhou Yunbo, il tycoon cinese aveva il controllo su altre due entità che detenevano una quota combinata del 50,5% di Ant.

Ristrutturazione in corso

Ant ha fatto sapere che Ma e nove dei suoi altri principali azionisti hanno concordato di non agire più di concerto nell'esercizio dei loro diritti di voto, e che avrebbero votato solo in modo indipendente. Ma, come detto, in precedenza possedeva più del 50% dei diritti di voto ma, secondo i calcoli di Reuters, i recenti cambiamenti significheranno che la sua quota scenderà al 6,2%.

Ant ha anche affermato che aggiungerà un quinto amministratore indipendente al suo consiglio, in modo che gli amministratori indipendenti costituiscano la maggioranza del consiglio di amministrazione della società. Attualmente il gruppo conta otto consiglieri di amministrazione.

Il futuro di Ant Group

Il South China Morning Post ha scritto che Ant Group starebbe rivedendo la struttura azionaria - anche, appunto, diluendo il potere di voto del fondatore Jack Ma - per diventare più trasparente e diversificata, in un primo, cruciale, passo ritenuto necessario per rimettere in carreggiata la sua Ipo.

"È sicuramente un chiaro segnale che il governo ha allentato i limiti alle grandi piattaforme tecnologiche cinesi. Possiamo anche dire che è un passo avanti per il gruppo per riprendere la sua quotazione (in Borsa ndr)", ha spiegato Dai Ming, gestore di fondi presso Huichen Asset Management a Shanghai.

Questa azienda, con sede nella capitale della provincia di Zhejiang, precisamente ad Hangzhou, ha compiuto diversi passi dal 2021 per ristrutturarsi.

Per separarsi ulteriormente dal suo "genitore" Alibaba, inoltre, alcuni dirigenti sono usciti dall'Alibaba Partnership. Con l’uscita di scena di Ma potrebbe adesso aprirsi una ghiotta opportunità per l’ingresso in Ant di nuovi investitori.

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