Proteste nei campus Usa per Gaza. Decine di arresti anche a Yale

Dopo la Columbia, insorgono anche Yale, Harvard, il MIT e la New York University. Decine di arresti della notte, mentr i rettori chiedono un "reset". Numerosi gli episodi di antisemitismo

Proteste nei campus Usa per Gaza. Decine di arresti anche a Yale
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C'è fermento nei campus americani in relazione alle vicende del Medio Oriente. Numerosi studenti e manifestanti filo palestinesi sono stati arrestati nella notte scorsa presso l'Università di Yale nel Connecticut e alla New York University a Manhattan.

Cosa sta accadendo a Yale

In particolare nel campus della Yale University a New Haven, gli agenti hanno arrestato circa una cinquantina di manifestanti nelle scorse ore, come si legge in una nota diffusa dall'università. Gli studenti arrestati, precisa l'ateneo, verranno sottoposti ad azioni disciplinari.Dopo gli arresti della scorsa settimana alla Columbia University di New York, i manifestanti pro-palestinesi hanno allestito accampamenti in altri campus del Paese, fra cui l'Università del Michigan, il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e l'Università del North Carolina.

Non solo Yale: il precedente della Columbia

Le misure restrittive della polizia sono arrivate in seguito alla decisione della Columbia University di cancellare le lezioni in presenza come risposta all'allestimento di accampamenti di tende nel campus di New York da parte dei manifestanti che contestano la guerra di Israele a Gaza: una misura, insomma, per far sfiammare le agitazioni in attesa di tempi migliori. Qui un accampamento allestito dagli studenti è cresciuto fino a raggiungere centinaia di manifestanti nel corso della giornata di lunedì: l'università ha riferito di aver avvertito la folla di andarsene, poi ha chiamato la polizia dopo che sono scoppiati disordini e l'ateneo ha detto di essere venuta a conoscenza di segnalazioni di "canti intimidatori e diversi incidenti antisemiti".

Poco dopo le 20.30 ora locale gli agenti hanno iniziato ad arrestare le persone. La Columbia ha cancellato le lezioni in presenza e i cancelli di Harvard Yard sono rimasti chiusi al pubblico lunedì. Diverse centinaia di persone hanno protestato anche nel campus dell'Università di Yale, chiedendo che l'ateneo bloccasse i fondi ai produttori di armi. L'ateneo ha riferito di aver invitato i manifestanti più volte ad andarsene, sotto minaccia di intervento della polizia e di azioni disciplinari.

Le infiltrazioni antisemite

Alcuni studenti ebrei della Columbia hanno denunciato intimidazioni e numerosi atti di antisemitismo nel corso della protesta durata giorni, che chiede alle istituzioni accademica statunitensi di disinvestire dalle società con legami con Israele. Alla Columbia, in seguito allo spostamento delle lezioni online, il preside dell'università Nemat Shafik che ha chiesto un "reset" in una lettera aperta alla comunità studentesca. "Negli ultimi giorni ci sono stati troppi esempi di comportamenti intimidatori e molesti nel nostro campus", ha detto.

"Il linguaggio antisemita, come qualsiasi altro linguaggio utilizzato per ferire e spaventare le persone, è inaccettabile e verranno intraprese azioni appropriate. "Per attenuare il rancore e dare a tutti noi la possibilità di considerare i prossimi passi, annuncio che tutte le lezioni si terranno virtualmente lunedì", ha aggiunto.

La settimana scorsa, più di 100 manifestanti sono stati arrestati dopo che giovedì le autorità universitarie hanno chiamato la polizia nel campus, una mossa che gettato benzina sul fuoco, scatenando una maggiore affluenza alle urne (per le primarie) durante il fine settimana.

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