Lascia la figlia di 16 mesi morire di fame per andare in vacanza: condannata all'ergastolo

Una donna è stata condannata all'ergastolo per aver lasciato morire di fame e sete la figlia di 16 mesi: la madre era andata in vacanza per dieci giorni

Lascia la figlia di 16 mesi morire di fame per andare in vacanza: condannata all'ergastolo
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Condanna all’ergastolo per una madre che ha lasciato morire la figlia di stenti. È accaduto in Ohio, dove lunedì c’è stata la sentenza per Kristel Candelario, una donna di 32 anni che ha lasciato la figlia Jailyn, di soli 16 mesi, da sola per una decina di giorni, al fine di andare in vacanza a giugno 2023.

La sentenza emessa è stata resa nota da una nota alla stampa diffusa dall’ufficio del procuratore della contea di Cuyahoga: il giudice della County Common Pleas Court Brendan Sheehan ha definito il reato “il tradimento massimo” e ha detto che la donna avrebbe quindi meritato la pena più dura ammessa dalla legge.

L’accusa per Candelario era omicidio aggravato e messa in pericolo di minore: a febbraio 2024, ovvero all’inizio del processo, la donna si è dichiarata colpevole. La 32enne aveva infatti lasciata da sola, nella loro casa di Cleveland, la piccola Jailym dal 6 al 16 giugno 2023, come riporta People, per andare in vacanza a Detroit e Portorico. Al suo ritorno, alle 8 del mattino, la figlia era morta per fame e disidratazione grave, come successivamente ha rilevato il vicemedico legale Elizabeth Mooney: così la donna ha chiamato la polizia che ha dichiarato la morte della bimba.

La piccola Jailyn, completamente livida, era in un box/palestrina, la cui fodera esterna era impregnata di urina e feci: il suo peso era solo di 13 libbre (poco meno di 6 chilogrammi), 3 chili in meno rispetto all’ultima visita pediatrica avvenuta due mesi prima, in un periodo in cui i bambini così piccoli hanno invece solitamente slanci di crescita. Candelario è stata poi stata arrestata il 17 giugno 2023. La sua condanna attuale non prevede la condizionale.

Come lei non ha lasciato Jailyn fuori dal suo box - ha detto Sheehan, come riporta il Guardian - così anche lei dovrà trascorrere il resto della sua vita in una cella senza libertà. La sola differenza sarà che la prigione almeno la nutrirà e le darà l’acqua che invece ha negato alla bimba”. Candelario ha detto di aver pregato ogni giorno e di essere profondamente addolorata per le proprie azioni. “Dio e mia figlia mi hanno perdonata” ha commentato la donna.

A margine della sentenza, procuratore della contea di Cuyahoga Michael C.

O’Malley ha così argomentato: “Oggi ricordiamo Jailyn, una bellissima bambina che è stata portata via da questo mondo a causa dell'inimmaginabile egoismo di sua madre. Il pensiero di andare in vacanza per dieci giorni e lasciare che tuo figlia muoia di fame nel suo box è un nuovo punto più basso nella storia delle cure genitoriali”.

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