Clandestini in una chiatta: la soluzione di Londra all'immigrazione illegale

La chiatta in questione, affittata per 18 mesi, è un grande condominio accatastato su una piattaforma galleggiante. Londra: "Così ridurremo il peso dei migranti sul nostro sistema di asilo"

Clandestini in una chiatta: la soluzione di Londra all'immigrazione illegale

Una mega chiatta dotata di 500 cabine per alloggiare i migranti illegali. Il Regno Unito ha annunciato di aver affittato un'imbarcazione per ospitare centinaia di richiedenti asilo sulla costa meridionale dell'Inghilterra, nel tentativo di tagliare i costi di albergo per i nuovi arrivati. La Bibby Stockholm, una sorta di alveare galleggiante già adoperato allo stesso scopo in Olanda, è attualmente ormeggiata a Genova, in attesa del trasferimento a Portland, nel Dorset, Inghilterra meridionale.

La decisione di Londra

Secondo quanto riportato dal quotidiano The Times, una volta approdato nel porto di Portland, il barcone sarà utilizzato "per ridurre l'insostenibile pressione sul sistema di asilo britannico" e "ridurre i costi per i contribuenti causati dal significativo aumento degli attraversamenti della Manica", ha affermato il ministero dell'Interno dell'Uk.

La decisione rientra nella stretta draconiana all'immigrazione lanciata dall'esecutivo di Rishi Sunak per scoraggiare gli sbarchi di piccole imbarcazioni sulle coste inglesi. In ogni caso, la mossa di Londra dovrà fare i conti con le autorità locali Tory, nel citato Dorset, che si oppongono alla decisione e hanno annunciato un possibile ricorso legale.

La mega chiatta galleggiante

La chiatta in questione, affittata per 18 mesi, è un grande condominio accatastato su una piattaforma galleggiante. La "sistemazione di base e funzionale" avrà a bordo una sicurezza 24 ore su 24 per "ridurre al minimo i disagi per le comunità locali", ha precisato Londra.

Bibby Stockholm contiene inoltre una palestra di base, un bar, una sala giochi e più di 220 camere con bagno privato, secondo la scheda informativa dei proprietari dell'imbarcazione, Bibby Maritime.

I nuovi rifugiati inizieranno ad essere ospitati sulla nave nei prossimi mesi. L'accordo è stato firmato nelle ultime ore dal ministero dell'Interno britannico. Il dipartimento non ha ancora definito il costo dell'intesa.

Chiatta Bibby Stockholm Regno Unito
Una chiatta simile a quella dove alloggeranno i migranti in Regno Unito (Foto: WikiCommons)

La soluzione del Regno Unito

Il ministro dell'Immigrazione dell'Uk, Robert Jenrick, ha usato parole emblematiche: "Il ministro dell'Interno e io siamo stati chiari sul fatto che l'uso di hotel costosi per ospitare coloro che effettuano viaggi inutili e pericolosi deve cessare. Non eleveremo gli interessi dei migranti illegali rispetto al popolo britannico che siamo stati eletti per servire".

Jenrick ha quindi spiegato che Londra deve usare opzioni di alloggio alternative, "come stanno facendo i nostri vicini europei, compreso l'uso di chiatte e traghetti per far risparmiare i soldi dei contribuenti britannici e impedire che il Regno Unito diventi una calamita per gli acquirenti di asilo in Europa".

Nel frattempo stanno già montando le polemiche. Enver Solomon, Ceo del Refugee Council, ha dichiarato a Metro.co.uk che una chiatta può fare notizia, ma che si tratta di un'opzione abitativa "del tutto inadeguata" per le persone vulnerabili "che sono venute nel nostro paese in cerca di sicurezza dopo essere sfuggite a pestaggi e minacce di morte in Paesi come l'Afghanistan e l'Iran".

"Dovrebbero avere accesso a un alloggio sicuro e appropriato, compreso un adeguato supporto per la salute fisica e mentale, l'accesso

all'istruzione e collegamenti con la comunità. Una chiatta galleggiante non fornisce ciò di cui hanno bisogno né il rispetto, la dignità e il sostegno che meritano", ha aggiunto. Il Regno Unito tira dritto sulla sua strada.

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