Prezzi bassi per la traversata: ecco cosa c'è dietro il traffico di clandestini

Con un lungo post, un facilitatore libico spiega in che modo vengono calcolate le tariffe per le traversate il direzione dell'Italia con i barconi

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Quali sono le condizioni di viaggio che i migranti irregolari accettano per salire a bordo dei barchini diretti in Italia? Sicuramente, un esborso di denaro importante, come dimostrano le testimonianze di quelli che raccontano le proprie esperienze una volta giunti in Italia. Come abbiamo avuto modo di confermare scorrendo le chat dei facilitatori ai quali abbiamo avuto accesso, esistono diverse politiche di prezzo che vengono applicate per i "convogli" che attraversano il Mediterraneo: c'è chi tiene bassi i prezzi ma sovraccarica le imbarcazioni, chi propone soluzioni "elitarie" con pochi migranti a bordo ma prezzi più alti. Poi ci sono quelli che nel prezzo includono i dispositivi di salvataggio, come camere d'aria (più economiche) o giubbetti di salvataggio che, però, nella maggior parte dei casi richiedono un esborso supplementare. Durante le nostre ricerche abbiamo intercettato il profilo di un facilitatore libico, che con un lungo post ha spiegato, dal suo punto di vista, la politica dei costi delle traversate.

Il suo nome è Muhamad e dice di arrivare da Zuwārah, la città considerata l'hub delle partenze dei migranti per il nostro Paese. Pubblica foto e video di Milano nel suo profilo: è uno dei soggetti che organizza i "convogli" per l'Italia e nel suo messaggio mette in guardia i migranti da quelli che, a suo dire, vorrebbero solo prendere i soldi senza offrire alcun servizio. "Vedo su Internet molte persone che fanno pagine e pubblicano che ci sono voli, e c'è chi dice che il pagamento è dopo l'arrivo. C'è chi dà informazioni sul tipo di viaggio e mente su cosa sia vero", spiega Muhamad, secondo il quale una tariffa di 4-5mila dinari libici è eccessivamente bassa per il lungo percorso e i rischi che incombono su chi effettua la traversata. E smentisce la narrazione secondo la quale il pagamento viene effettuato dopo l atraversata, confermando che gli scafisti pretendono il pagamento prima di imbarcare. Ritiene che "questa cosa è pericolosa, perché ci sono persone che li incastrano e gli rubano i soldi, questo perché loro cercano il meno costoso".

Evidentemente, lui si propone come persona di fiducia e seria alla quale affidarsi per effettuare il viaggio e le sue tariffe sono ben più elevate, proprio a riprova del fatto che cura, come dice in un altro post, "controlla tutto" perché "non è una delle mie caratteristiche imbrogliare". Tornando ai viaggi, sottolinea che trattandosi di viaggi via mare "non c'è una strada specifica su cui camminare e non c'è un cancello da attraversare. Non è tranquillo, come se fosse il deserto, ti dirigi verso il luogo desiderato con bussola e Gps e hai con te un telefono Thuraya". Quindi, conferma che ai migranti che vengono messi sulle carrette del mare viene affidato un telefono satellitare, come ben noto. E per giustificare le sue tariffe elevate, fa alcuni esempi: "Immagina di fare un viaggio di 1000 chilometri. Io ti darò i dati dei mezzi trasporto utilizzati e i prezzi. Dimmi cosa scegli: immagina di essere nel deserto, senza una protezione, quindi potrebbero attaccarti: autobus, 20 ore e 10 dinari; auto, 12 ore e 50 dinari; un'auto veloce, 8 ore e 100 dinari; motocicletta, 5 ore e 150 dinari; aereo, 2 ore e 1000 dinari".

Riconoscendo che ognuno sceglie in base al suo budget, il nostro dice che chi organizza i "convogli" lo fa per ottenere un guadagno, pertanto si gioca molto sul prezzo, spesso a scapito della sicurezza e, in alcuni casi, approfittando di chi dà i suoi soldi per ottenere il servizio: "Si può approfittare facendo un carico extra, quindi riducendo un po' il prezzo per guadagnare di più, o si può aumentare il prezzo e diminuire il carico, guadagnando meno". Muhamad sembra preferire la seconda ipotesi, quasi a volersi costruire una reputazione di persona affidabile per giustificare i suoi prezzi, che si aggirano sui 9-10mila dinari libici, cifre che si avvicinano a 2mila euro al cambio. Come garanzia, anche lui, utilizza la presenza delle navi Ong nel Mediterraneo, come indica un post in cui segnala la presenza della nave Life Support di Emergency al largo della Libia nelle scorse settimane.

Uno dei suoi recenti annunci si rivolge esclusivamente a cittadini del Bangladesh in partenza dalla Libia ma come immagine profilo utilizza l'immagine del barcone naufragato a poche miglia dalle acque libiche, sulle quali è in corso la disputa sull'attribuzione di responsabilità.

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