Nuova forte scossa di terremoto tra Turchia e Siria

Una nuova scossa al largo della provincia turca di Hatay. Epicentro localizzato in mare. Si temono altre vittime

Nuova forte scossa di terremoto tra Turchia e Siria

Nuovo forte terremoto tra Siria e Turchia. Quando in Italia erano le 18:04, un sisma con magnitudo 6.4 della Scala Richter è stato registrato a largo delle coste della provincia di Hatay. Si tratta al momento della replica più forte dopo le due scosse, di magnitudo 7.9 e 7.5, registrate il 6 febbraio scorso nell'area.

Torna la paura tra Turchia e Siria

Il nuovo terremoto si è generato in mare. L'epicentro quindi, rispetto ai più forti tremori di due settimane fa, è stato localizzato molto più a sud. Ma la regione in cui la scossa è stata avvertita è la stessa già fortemente colpita il 6 febbraio. Il panico ha quindi preso il sopravvento nelle città dove ancora in queste ore si scava alla ricerca dei dispersi. Hanno tremato i palazzi pericolanti di Kahramanmaras, di Diyabakir, di Adana e di Gaziantep. Ma la città più vicina all'epicentro del sisma di oggi è quella di Antiochia. Ossia una delle più devastate in assoluto dal disastro di quindici giorni fa.

Qui ha sede il campo base della protezione civile italiana, con i nostri uomini impegnati a dare manforte alle autorità locali nelle attività di soccorso e ricerca. Molti testimoni nostri connazionali hanno parlato nei giorni scorsi di una città letteralmente sventrata e in ginocchio. Il terremoto registrato questo pomeriggio potrebbe aver aggravato la situazione. Il rischio è di dover tornare ad aggiornare il numero di morti, feriti e dispersi. Gli ultimi dati forniti dalla protezione civile turca, parlano di un epicentro ad appena 32 km dal centro di Antiochia. Ed è l'intera provincia di Hatay a temere adesso ulteriori crolli e ulteriori danni.

La nuova replica potrebbe aver avuto gravi ripercussioni anche nel nord ovest della Siria. In quelle province cioè colpite sia dal sisma che dalla guerra e parzialmente isolate per via del perdurare del conflitto. Danni si temono infatti a Idlib e nella zona circostante. Segnalazioni del sisma sono arrivate anche da Aleppo, altra città martoriata.

Non si possono escludere altri forti terremoti

Purtroppo eventi come quelli di oggi sono attesi in tutta la fascia meridionale e centrale della penisola anatolica. Lì dove le faglie che hanno originato l'evento di due settimane fa sono ancora in grado di scatenare nuove e importanti repliche. I geologi in Turchia hanno parlato del pericolo relativo all'attivazione di altri segmenti di faglia, con la possibilità di vedere nuove scosse con epicentro lontano da quello del 6 febbraio scorso. Un allarme generale quindi, con la situazione destinata a essere monitorata a lungo.

Il sisma di oggi, avendo avuto epicentro in mare, potrebbe aver generato piccole onde di tsunami.

Su Twitter il giornalista turco Ibrahim Haskologlu ha parlato in tal senso di un'allerta tsunami lanciata dall'istituto sismologico Euro-mediterraneo. Allerta però che scatta in automatico in questi casi per motivi di cautela.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica