Missione compiuta e grande orgoglio da parte dell'Isra (Organizzazione Indiana per la ricerca spaziale): l'India è atterrata sulla Luna con la perfetta riuscita della missione Chandrayaan-3 che segue di alcuni giorni il fallimento della missione russa la cui sonda (Luna-25) si è schiantata con il suolo lunare. La nazione indiana è la quarta potenza mondiale dopo Russia, Stati Uniti e Cina a scendere con un proprio mezzo sulla Luna e, in questo caso, nel suo Polo Sud che è considerata dagli esperti una regione molto ricca di ghiaccio e acqua.
I "segreti" di quell'area
Quanto avvenuto oggi non è soltanto che il primo tassello di altre missioni come sta già programmando la Nasa in fase di selezione del proprio team di geologi che svilupperà un piano scientifico di superficie per la prima missione di atterraggio lunare con equipaggio dopo oltre 50 anni con la missione "Artemis III". Oltre alle varie osservazioni scientifiche con "passeggiate" geologiche sul campo, l'osservazione e la raccolta dei campioni lunari, a destare molta curiosità è la presenza di acqua in forma solida. I dati che provengono da una delle regioni più antiche del nostro satellite (circa 3,85 miliardi di anni), forniranno valide informazioni su profondità, distribuzione e composizione del ghiaccio che si trova nel Polo Sud lunare.
"Queste informazioni sono preziose sia dal punto di vista scientifico che da quello delle risorse perché l’ossigeno e l’idrogeno possono essere estratti dal ghiaccio lunare per essere utilizzati per sistemi di supporto vitale e carburante", ha spiegato la Nasa. La conoscenza del ghiacchio in quell'area è stata scoperta dal Lunar Reconnaissance Orbiter, veicolo spaziale della Nasa, che aveva già "carpito" che ci fosse la presenza di ghiaccio in alcuni dei crateri presenti nell'area. Fu proprio la missione indiana Chandrayaan-1 a trovare tracce, nel 2008, a trovare le prime tracce di acqua. "Quel ghiaccio non ha ancora dimostrato di essere accessibile o sfruttabile. In altre parole, ci sono riserve idriche che possono essere estratte economicamente?”, aveva domandato Clive Neal, professore di geologia planetaria all’Università di Notre Dame negli Stati Uniti.
Perché c'è la presenza di ghiaccio
L'interesse soprattutto per questa zona è dovuto alla presenza di acqua ghiacciata non contaminata dalle radiazioni del Sole che laggiù non arriva se non in maniera molto flebile. Ecco perchè gli scienziati potrebbero avere a disposizione un bacino unico per analizzare e comprendere la storia dell’acqua sia nella Luna ma anche nel nostro Sistema Solare. "Possiamo rispondere a domande come 'quando è venuta l’acqua' e 'da dove e quali sono le sue implicazioni per l’evoluzione della vita sulla Terra'”, ha spiegato Simeon Barber, scienziato planetario della Open University, Regno Unito, che lavora anche con l’Agenzia Spaziale Europea.
La rivista scientifica Focus ha spiegato perché nel Polo sud della Luna ci sarebbe acqua allo stato solido: come accennato prima, è grazie ai crateri e alla loro ombra con temperature mai superiori a -150 °C a causa della mini inclinazione dell'asse di rotazione della Luna che non consente al Sole di arrivare fino alla base dei crateri.
Da dove arriva quell'acqua, però, deve essere ancora compreso fino in fondo: il ghiaccio molto alla vicino alla superficie è acqua primordiale, è stata portata dalle comete o si tratta di altro? Come scrive un portale di appassionati della materia, alcuni scienziati avrebbero formulato l'ipotesi secondo la quale "ioni di idrogeno e ossigeno verrebbero spinti verso la Luna quando quest’ultima passa attraverso la coda della magnetosfera terrestre, cosa che avviene per cinque giorni ogni mese". Misurazioni più recenti, poi, avrebbero avallato l'ipotesi per cui "un numero significativo di ioni formerebbero acqua, durante il transito della Luna, in questa parte della magnetosfera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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