I punti chiave
Il 7 marzo 2023 Carlo III e la Regina consorte Camilla si sono recati a Colchester, nell’Essex, per celebrare il nuovo status del luogo, divenuto una città. La visita, però, non è stata priva di intoppi. Alcuni manifestanti del gruppo “Republic”, che auspica l’abolizione della monarchia britannica, hanno criticato la coppia reale. Le loro grida, però, sono state letteralmente sommerse dalle voci della folla accorsa per vedere i nuovi sovrani.
“Perché sprecate i nostri soldi?”
Quando sono arrivati a Colchester Carlo e Camilla (appena guarita dal Covid per la seconda volta) non hanno trovato solo ammiratori ansiosi di incontrarli di persona e salutarli, ma anche alcuni esponenti del gruppo “Republic” che, piuttosto agguerriti, gridavano: “Perché state sprecando i nostri soldi?”. I video della contestazione, diventati virali, mostrano il Re e la Regina intenti a compiere il loro dovere ufficiale, apparentemente ignari delle urla, come se non avessero sentito nulla. Difficile dire se davvero il loro atteggiamento calmo fosse dovuto all’inconsapevolezza o se fosse frutto di una studiata indifferenza.
La royal family, lo sappiamo, non si lascia travolgere dalle polemiche. Anni di esperienza, oltre all’esempio delle precedenti generazioni, hanno insegnato a ognuno dei Windsor come gestire situazioni impreviste. O, per meglio dire, come non gestirle, ovvero lasciar correre senza reagire in pubblico. A Colchester, però, Carlo e Camilla hanno trovato anche una folla di sostenitori che, intonando l’inno “God Save The King”, hanno sovrastato le grida dei contestatori. Il popolo ha dimostrato tutto il suo affetto ai nuovi sovrani, tuttavia le proteste, anche se di lieve entità, non andrebbero mai sottovalutate.
“Volete Carlo o una scelta?”
Non è la prima volta che Carlo e Camilla affrontano i detrattori, in particolare la fazione antimonarchica del regno conosciuta con il nome di “Republic”. Già lo scorso 16 febbraio, durante una visita a Milton Keynes, alcuni esponenti di questo gruppo si sono presentati di fronte a Sua Maestà con dei cartelli con su scritto “Non è il mio re”. Il sovrano, che era stato avvisato in precedenza della protesta, ha proseguito la sua passeggiata tra la gente senza battere ciglio, con quello “stoicismo”, come lo ha definito l’esperta di linguaggio del corpo Judi James, ereditato dalla regina Elisabetta.
“Republic” avrebbe anche minacciato di creare disordini il giorno dell’incoronazione del re, il prossimo 6 maggio, rendendo necessario il potenziamento delle misure di sicurezza. Come riporta l’Express il Ceo di “Republic”, Graham Smith, ha dichiarato: “Noi crediamo che ai britannici dovrebbe essere chiesto: ‘Volete Carlo o una scelta?’. La corrente sta iniziando a rivoltarsi contro la monarchia e abbiamo bisogno di un dibattito serio sul suo futuro”. Smith ha anche aggiunto: “Republic protesterà durante l’incoronazione, veicolando il messaggio secondo cui questa non è una celebrazione nazionale, ma la promozione della monarchia con un costo molto elevato per il contribuente. Il tempo del cambiamento è arrivato”.
Il Ceo di “Republic”, spiega ancora l’Express, si basa sui recenti sondaggi che vedrebbero la popolarità della monarchia scendere al di sotto del 50% tra gli under 45. Non un dato da prendere alla leggera.
Re Carlo starebbe lavorando proprio per tentare di ingraziarsi le nuove generazioni: il piano per “snellire” la monarchia servirebbe anche ad avvicinarla ai più giovani, che la considererebbero anacronistica e a rendere più forte l’immagine della Corona, che ora non può più contare sul fascino inimitabile della regina Elisabetta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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