Il figlio di Netanyahu accusa gli 007 israeliani: "Vogliono rovesciare il governo di mio padre"

Yair Netanyahu, uno dei figli del primo ministro israeliano, ha accusato con una serie di post su X lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno, di aver tentato di rovesciare il governo

Il figlio di Netanyahu accusa gli 007 israeliani: "Vogliono rovesciare il governo di mio padre"
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Tensione alle stelle in Israele dove Yair Netanyahu, uno dei figli del premier Benjamin Netanyahu, ha accusato lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno, di aver tentato di rovesciare il governo guidato da suo padre. Netanyahu junior ha pubblicato una serie di post su X sostenendo che l’Agenzia starebbe cercando di ribaltare l’esecutivo in carica nel Paese, addirittura "torturando" i militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) nel mezzo di una serie di indiscrezioni che coinvolgono l'ufficio dello stesso primo ministro. La pubblicazione di questi tweet è arrivata, tra le altre cose, in un momento delicatissimo, caratterizzato in prima battuta dalle indagini in corso presso l'ufficio di Netanyahu in merito a fughe di notizie e documenti di intelligence classificati e ad accuse secondo cui i verbali delle riunioni risalenti all'inizio della guerra sarebbero stati manipolati.

Le accuse del figlio di Netanyahu

Nel mirino di Netanyahu jr. troviamo, come detto, lo Shin Bet. Si comincia subito con una domanda provocatoria all’indirizzo dell’Agenzia: "Lo Shin Bet che arresta e tortura per sciocchezze ufficiali delle Idf, è lo stesso Shin Bet che alcuni mesi fa ha rilasciato il Dottor Mengele di Gaza, il direttore dello Shifa Hospital, insieme con decine di terroristi con il pretesto che non c'era posto nelle carceri?". In un altro post, Yair parla di "un colpo di stato contro la scelta democratica della popolazione da parte della Procura, dei media e dei tribunali", alludendo alle accuse di corruzione contro il padre. Ha quindi aggiunto: "Non c'è ancora stato un golpe contro la scelta democratica della popolazione da parte di tutti quanti sopra, più lo Shin Bet e i militari".

Il tono sale via via di intensità, fin al punto in cui Netanyahu Jr, che si trova a Miami da un anno, paragona il Israele a una "repubblica delle banane come l'America negli anni Sessanta". In un altro post ancora se la prende con le indagini che riguardano l'ufficio del premier israeliano, volte - a suo avviso - a "nascondere all'opinione pubblica le decisioni della giunta della notte del 7 ottobre che hanno escluso il premier". "Abbiamo avuto un colpo di Stato contro la scelta democratica del popolo da parte dei procuratori, dei media e dei tribunali. Ma non abbiamo ancora avuto un colpo di Stato contro la scelta democratica del popolo da parte dello Shin Bet e dell'esercito", ha infine rincarato la dose alimentando molteplici polemiche.

Che cosa succede in Israele

Nei giorni scorsi Netanyahu Senior aveva attaccato i media israeliani, accusandoli di aver aperto un "fronte" contro di lui insieme ad Hamas, Hezbollah e altri gruppi sostenuti dall'Iran. Il premier ritiene infatti che siano in corso tentativi di indebolire la nazione attraverso scandali costruiti a tavolino che coinvolgono il suo ufficio. "Anche se gestisco la guerra e combatto gli attacchi internazionali da varie direzioni, ora abbiamo a che fare con ancora un altro fronte, quello delle fake news dei media", ha recentemente affermato Netanyahu.

Nelle ultime settimane, i consiglieri del primo ministro israeliano hanno dovuto affrontare accuse che vanno dalla manipolazione e fuga di documenti riservati alla stampa, alla modifica di trascrizioni di riunioni e al ricatto di un alto ufficiale militare. Per il premier la serie di accuse farebbe parte di "un attacco selvaggio e sfrenato".

Non a caso, Netanyahu ha sottolineato che dall'inizio della guerra c'è stata "un'ondata di fughe di notizie dal gabinetto di sicurezza nazionale, dal gabinetto di guerra dell'epoca e un continuo tsunami di fughe di notizie dal team negoziale.

Questi leaks forniscono informazioni vitali all'Iran, a Hezbollah e ad Hamas, informazioni che mettono in pericolo il Paese, i nostri combattenti e il recupero dei nostri ostaggi". In seguito a questo è arrivato il pesante attacco del figlio all’indirizzo dello Shin Bet.

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