Corso di autodifesa contro gli anarchici: la mossa del sindaco

Il corso di autodifesa promosso dal primo cittadino di Quarona per insegnare tecniche di difesa: "Ci sono delle regole". Ma è polemica

Corso di autodifesa contro gli anarchici: la mossa del sindaco

Un corso di autodifesa gratuito per difendersi dalle violenze di squadristi, anarchici e delinquenti: questa la proposta lanciata dal sindaco di Quarona, provincia di Vercelli. Il leghista Francesco Pietrasanta ha annunciato l’istituzione di un ciclo di incontri destinato alla cittadinanza e gestito da un’associazione del territorio (l’associazione Corpo e mente di Borgosesia, ndr):“La migliore difesa sono gli schiaffi educativi e non le manifestazioni”. Una provocazione che ha scatenato il dibattito sui social network e non sono mancate aspre critiche.

Il corso di autodifesa permetterà ai partecipanti – dai 16 ai 65 anni – di conoscere le tecniche di difesa attive e passive, prevenzione e consapevolezza. Una strategia necessaria secondo il primo cittadino di Quarona: “Di fronte a certe situazioni è quel che serve, non è un tentativo di promuovere la violenza o di dire ai miei cittadini che devono farsi giustizia da soli ma uno schiaffo educativo serve per insegnare che ci sono delle regole”, riporta Repubblica.

Pietrasanta ha rivelato che ci sono state adesioni anche da fuori comune, soprattutto da donne e adulti. A fare scattare l’allarme quanto accaduto alle manifestazioni antifasciste di Firenze e Torino, con le violenze e i vandalismi da parte dei soliti malintenzionati: “Il corso è sicuramente utile, già balenava da un po’ di tempo. Gli ultimi atti di Firenze e Torino ci hanno dato la spinta - l'analisi del sindaco del comune vercellese - Un corso di autodifesa può sempre essere utile per difendere se stessi, un amico, la moglie o il marito”, il suo intervento ai microfoni di Radio Capital.

“Il corso è gratuito per i residenti, chi vuole venire da fuori dovrà pagare”, ha precisato il primo cittadino di Quarona:“Non è un corso per insegnare a menare le mani, ma di autodifesa, per dare uno schiaffo educativo a chi vuole essere prepotente. Prima di tutto ci sono la legge, la giustizia e le forze dell’ordine. La questione non è aggredire, ma autodifendersi: se mi trovo da solo in un vicolo e vengo aggredito da un fascista o da un comunista, se so difendermi magari evito di farmi del male”.

Molti hanno accusato il primo cittadino di incentivare l’uso della

forza fisica. Ma, nonostante le polemiche, il corso di autodifesa prenderà il via il prossimo 22 marzo e si terrà per quattro mercoledì consecutivi nella palestra della scuola primaria in piazza Libertà.

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