Avrebbe intrecciato un legame di amicizia con un'anziana di Vicenza, protrattosi nel tempo sino alla scomparsa di quest'ultima. Un rapporto che all'inizio sembrava profondo e sincero, ma che avrebbe alla lunga avuto come unico vero scopo (poi effettivamente raggiunto, secondo chi indaga) quello di mettere le mani su tutti i risparmi della donna, quantificati in poco meno di mezzo milione di euro. Questa, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, l'accusa mossa nei confronti di un appartenente all'Ordine dei Frati minori cappuccini di Rovigo, il quale è stato denunciato per circonvenzione di incapace ai danni della pensionata sopracitata. Nelle scorse ore, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della guardia di finanza di Vicenza, insieme al personale del nucleo operativo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Vicenza, hanno infatti dato esecuzione a un decreto di perquisizione personale, domiciliare e informatica nei confronti del frate.
A dare il via alle indagini attualmente in corso è stato a quanto pare un esposto presentato dal fratello della signora in questione, deceduta peraltro proprio nelle scorse settimane per cause naturali. Ma sulla base degli elementi raccolti in fase di indagine preliminare, il sospetto degli inquirenti è che l'ecclesiastico, approfittando della situazione di grave fragilità psichica in cui si trovava l'anziana donna negli ultimi anni della sua vita, si sarebbe fatto nominare suo unico erede con testamento olografo. Secondo un piano messo in piedi nel corso degli scorsi anni: il frate l'avrebbe avvicinata sino a diventarne amico, riuscendo al contempo ad allontanarla da parenti e amici e a conquistarne in breve tempo la totale fiducia. Al punto da riuscire ad ottenere da parte della vittima il conferimento di una procura generale che gli ha consentito di operare indisturbato sui beni della stessa.
In via preventiva, la guardia di finanza gli ha intanto sequestrato ben 460mila euro, depositati in tre conti correnti bancari distinti. Una cifra che sarebbe stata sottratta proprio alla pensionata vicentina. E questa sottrazione, sulla base di quanto ipotizzato dalle forze dell'ordine, sarebbe avvenuta ancor prima della pubblicazione del testamento e dell'accettazione dell'eredità da parte del prelato. Già nel corso del 2021 (quindi ormai due anni fa) il frate avrebbe azzerato le disponibilità economiche dell'anziana, trasferendo progressivamente il denaro sui suoi conti correnti personali in modo da sottrarli alle pretese dei legittimi eredi della donna.
La magistratura vicentina ha infine provveduto ad informare dell'indagine anche i vescovi di Vicenza e Rovigo, oltre al ministro provinciale dell'Ordine dei Cappuccini veneti. E a breve potrebbero pertanto esserci ulteriori sviluppi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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