Giusy Marotta, consulente della famiglia Mottola durante il processo per la morte di Serena Mollicone, è rimasta coinvolta in un grave incidente stradale. L'esperta forense ha impattato con l'auto contro un muro alle porte del paese di Sant'Elia Fiumerapido (Frosinone). "La famiglia ci ha fatto sapere che fuori pericolo ma è in costante", dice alla redazione de ilGiornale.it il professor Carmelo Lavorino, criminologo, fondatore e direttore tecnico-scientifico del Centro Studi Investigazione Criminale (CESCRIN) e della rivista on-line Detective & Crime.
L'incidente
Lo schianto è avvenuto nella notte tra martedi 4 e mercoledì 5 aprile. Per cause ancora da accertare, la nota professionista cassinese - avvocata e criminologa - ha impattato con la sua Citroen C3 contro un muro in località Sant'Elia Fiumerapido, nel Frusinate. Stando a quanto riporta il Corriere.it, la dottoressa Marotta è sbalzata fuori dall'abitacolo della sua vettura riportando ferite molto gravi. Soccorsa con un'ambulanza, è stata trasportata in codice rosso all'ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico d'urgenza, e poi trasferita con un elisoccorso al policlinico Umberto I di Roma. Sul luogo dell'incidente, oltre al personale del 118, anche le Forze dell'Ordine.
"È fuori pericolo"
La notizia dell'incidente era stata confermata nel pomeriggio di mercoledì 5 aprile dal professor Carmelo Lavorino che, sul suo profilo social, aveva mostrato forte apprensione per le condizioni di salute della giovane collega. "Giusy siamo tutti con te, ti amiamo e ti siamo vicini. - si legge nel post pubblicato dal noto criminologo su Facebook - Siamo tutti sconvolti e addolorati e preghiamo per lei. Ci raccomandiamo: guarisci e sii forte, sii forte e guarisci". In tarda serata, l'esperto ha fatto sapere con una nota stampa che l'avvocata è fuori pericolo: "I genitori di Giusy Marotta ci hanno comunicato che la figlia è ricoverata presso l'Umberto I di Roma. - si legge nel messaggio - ed è fuori pericolo.
Ovviamente si trova sotto costante osservazione, ora bisogna attendere il decorso". Poi conclude: "I familiari ringraziano tutte le persone che si sono interessate per la salute della ragazza e che hanno espresso affetto e solidarietà".
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