Una situazione fuori controllo quella descritta alla Galleria Umberto I di Napoli. Costruita a fine Ottocento per essere uno dei fiori all'occhiello della città, oltre che un omaggio al re d'Italia, oggi versa in uno stato non proprio esaltante.
Galleria nel degrado
Tante le segnalazioni delle ultime settimane. Aggressioni, consumo di sostanze stupefacenti, minacce ai negozianti, sono solo alcuni dei fenomeni riportati dai cittadini. Soltanto pochi giorni fa un turista straniero appena entrato nella galleria si è trovato di fronte un senza tetto che, con i pantaloni abbassati, si stava iniettando una dose nella gamba. Questo alle 10.30 della mattina di Santo Stefano.
Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. A quanto pare la bella galleria di Napoli è tornata a essere uno dei rifugi dei tanti clochard del capoluogo campano. Almeno una decina stanzia quotidianamente nella zona. Tossicodipendenza, disagio sociale e degrado sono all'ordine del giorno, e i commercianti hanno raggiunto il limite.
Parecchie le aggressioni denunciate di recente. Gli esercenti si scontrano costantemente con i clochard che, sotto l'effetto di stupefacenti, non esitano ad aggredirli. "Ci lanciano contro bottiglie di birra. Non possiamo continuare così", racconta un negoziante a Il Mattino. "Il nostro barista non vuole più lavorare. Ha paura dei clochard. Sono aggressivi, ci minacciano", aggiunge Antonio Visconti, socio del bar Funee.
Pur comprendendo i problemi dei senza tetto, gli esercenti chiedono alle autorità locali di essere tutelati. Si invocano interventi, anche dei Tso, se necessari. Oltre al pericolo costituito da alcuni di questi soggetti, i negozianti vedono allontanarsi anche parecchi clienti, che preferiscono evitare luoghi pochi sicuri.
Sulla questione è intervenuto in Consiglio Comunale da Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco), che ha chiesto degli interventi di maggior tutela nei confronti non solo della Galleria Umberto I, ma anche della Principe di Napoli.
La segnalazione a Borrelli
Il caso è stato ripreso dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha raccolto le denunce dei titolari degli esercizi commerciali. "Scene di persone che si drogano davanti a tutti, defecano e urinano. Se il Comune ha offerto alloggi a questi clochard e hanno rifiutato se ne devono andare", afferma Borrelli. "Basterebbero i cancelli, ma a Napoli le cose logiche non si possono mai realizzare", aggiunge.
"Come chiediamo da tempo, servono interventi decisi e soprattutto risolutivi. Addirittura ci sono senzatetto che aggrediscono esercenti, cittadini e turisti, che defecano, urinano e consumano droghe offendo uno spettacolo raccapricciante ai visitatori. Ci sono tossicodipendenti che vanno in galleria a bucarsi in pieno giorno", prosegue.
"È tempo che Napoli sia in grado di tutelare e salvaguardare i propri simboli, come le è la Galleria Umberto, ora però simbolo del degrado, e, allo stesso tempo, di offrire dignità e condizioni di vita adeguate ai senzatetto, dando loro nuove strutture ed opportunità", conclude.
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