Il video di una canzone. Nulla di eclatante, se non fosse per i protagonisti. Quei volti il 26enne li aveva già visti: erano stati loro, il 22 gennaio 2022, a bloccarlo e rapinarlo brutalmente. Calci e pugni con i quali i malviventi gli hanno strappato il monopattino elettrico, 300 euro in contanti e le cuffie wireless. Ma è bastato un videoclip per incastrarli e permettere l'arresto della banda di cui faceva parte anche il trapper brasiliano noto con il nome d'arte di Blackbaby. Con lui sono finiti in manette il fratello di 25 anni (portato in carcere), un minorenne che è stato messo in comunità, mentre un altro giovane, maggiorenne, si trova agli arresti domiciliari. Un terzo ragazzo, anche questo maggiorenne, è stato rimesso in libertà con l'obbligo di firma.
La dinamica della rapina
Tutti vivono a Milano nel quartiere Giambellino, dove è avvenuta la rapina Quella notte la banda ha bloccato il ragazzo egiziano che stava tornando a casa dal lavoro. La vittima ha però cercato di reagire e a quel punto i suoi aggressori lo hanno colpito violentemente. Il poveretto è stato soccorso da una volante della polizia che stava pattugliando la zona ed è stato trasportato dal personale del 118 all'ospedale san Paolo. I medici gli hanno riscontrato fratture sia alle ossa nasali che al perone e lo hanno infine dimesso con una prognosi iniziale di 30 giorni.
Le indagini, il videoclip, l'arresto
Le indagini sono andate avanti per mesi, durante i quali i poliziotti hanno acquisito tutte le informazioni utili per poter individuare i responsabili. Fino alla svolta: il 26enne ha infatti raccontato di aver riconosciuto i suoi aggressori nel video di una canzone pubblicata sui social da Blackbaby. La clip è ambientata tra i casermoni popolari di periferia e ritrae il trapper, circondato da altri ragazzi - molti dei quali immigrati di seconda generazione - in bella mostra nel suo fortino.
Gli altri trapper nei guai
Non è la prima volta che dei trapper finiscono nei guai. Ricordiamo che lo scorso 26 gennaio un altro artista, ben noto per gli episodi giudiziari, è stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione per rapina.
Baby Gang, questo il suo nome, negli ultimi anni è finito al centro di fatti di cronaca, e da ottobre si trova in carcere per una sparatoria in via de Tocqueville, a pochi passi da corso Como, zona della movida milanese. Per la stessa vicenda è stato arrestato anche un altro trapper, Simba La Rue, ora agli arresti domiciliari. Per entrambi, e per altri sette, la procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.