Mago di Arcella, la guerra tra gli eredi: patrimonio milionario, terreni e immobili contesi tra i figli

Si parla di un'eredità del valore complessivo di circa 25 milioni di euro: tra le strutture più ambite il cosiddetto "Castello Bianco"

Mago di Arcella, la guerra tra gli eredi: patrimonio milionario, terreni e immobili contesi tra i figli
00:00 00:00

Il mago di Arcella, personaggio televisivo rimasto nei ricordi degli italiani per le sue presenze al Maurizio Costanzo Show e al Festival di Sanremo, continua a far parlare di sé anche a distanza di più di 10 anni dalla sua morte.

Antonio Battista, questo il suo vero nome, è deceduto all'età di 82 anni il 14 luglio del 2012, lasciando ai suoi familiari un patrimonio milionario per ottenere il quale si è scatenata una vera e propria guerra. Negli anni, infatti, il mago ha messo da parte una vera e propria fortuna, effettuando degli investimenti mirati: i terreni e gli immobili acquistati tra Roma e i Castelli hanno acquisito con il tempo sempre maggiore valore, ed è proprio per mettere le mani su questa eredità che da anni i suoi figli, avuti da due diversi matrimoni, stanno combattendo una dura battaglia legale. Tra gli immobili più celebri si ricordano due ville sulla Tuscolana fatte costruire da Battista, ovvero la "Casetta" e soprattutto il "Castello Bianco", una mega proprietà edificata negli anni '70 attualmente di proprietà del gruppo Clark, ma ancora oggi al centro di una vicenda legale.

Per accaparrarsi il patrimonio del mago, i familiari si trovano coinvolti in due procedimenti civili tuttora in corso di svolgimento. Secondo la figlia Gloria, nata dal primo matrimonio di Battista, Giovanni e Antonella, nati dalle seconde nozze del mago, le avrebbero sottratto 25 milioni di euro, una cifra che deriverebbe dalla mancata corresponsione dell'affitto del "Castello Bianco" e dalla quota a lei spettante per la successiva vendita. La donna incolpa i fratellastri di averla estromessa dall'eredità intestandosi in modo illecito terreni e immobili quando ancora il padre era in vita

La questione legale è complessa, sia per quanto concerne il diritto di famiglia che la natura degli investimenti fatti dal mago. Quest'ultimo realizzò infatti le opere edilizie su dei terreni di proprietà esclusiva del comune di Frascati, dal momento che su di essi sussisteva la clausola di uso civico, che comportava l'inalienabilità degli stessi: in sostanza il mago era diventato "Possessore dell'utile dominio" su un fondo di proprietà altrui. A causa di questo vincolo, i beni rimasero a lungo impossibili da vendere, almeno fino a che non cambiarono le regole: la mutevole situazione portò ulteriormente a complicarsi la vicenda della disputa ereditaria tra i figli di Battista.

Al momento le due sentenze emesse hanno visto prevalere Giovanni e Antonella. Nel primo procedimento il giudice ha ritenuto non validi gli accordi di separazione tra il mago e la seconda moglie, la qual cosa ha causato il trasferimento dei terreni e quindi degli immobili costruiti su di essi agli altri due figli: oltre ciò, è stato sottolineato il fatto che Gloria non avrebbe indicato con chiarezza quali di questi le spetterebbero.

La donna ha comunque fatto ricorso in Appello. Nel secondo, realtivo alla cessione dei terreni dal comune di Frascati a Giovanni e Antonella, si attende il verdetto della Cassazione, che ha già deciso di procedere con udienza pubblica.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica