I punti chiave
Una donna, insieme al figlio di quasi due anni, ha occupato abusivamente a Pianura (nella periferia Ovest di Napoli) l’abitazione di Stefania Russolillo, la 47enne che in questo momento è detenuta in carcere poiché considerata la responsabile dell’omicidio della vicina di casa Rosa Gigante. Quest’ultima, 72enne e madre di Donato De Caprio (il famoso salumiere partenopeo diventato famoso grazie alla piattaforma di video sharing TikTok, con lo slogan “Con mollica o senza”), è stata trovata senza vita nel suo appartamento lo scorso 18 aprile.
L’intervento dei carabinieri
Questa notte - tra mercoledì 26 e giovedì 27 aprile - i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli e della stazione di Fuorigrotta, a seguito di una segnalazione, sono intervenuti al civico 21 di via Sant'Aniello, a Pianura, nella periferia Ovest della città. L'intervento ha avuto luogo esattamente nello stesso stabile in cui è avvenuto l'omicidio della signora Rosa Gigante in via vicinale Sant’Aniello. I carabinieri della stazione di Fuorigrotta e del nucleo radiomobile hanno trovato la porta d’ingresso forzata. Stando a quanto rilevato dai militari dell'Arma, la casa della detenuta sarebbe stata occupata abusivamente, durante la notte; a prenderne possesso una donna con il figlio di circa due anni. Mamma e figlio sono attualmente nell’abitazione che non era stata posta sotto sequestro, nell’ambito delle indagini della Polizia di Stato per omicidio, ma venne sottoposta a perquisizione subito dopo la tragedia. Al momento i carabinieri stanno svolgendo le indagini e gli accertamenti del caso con il fine di potere fare luce sulla vicenda.
Disposta la perizia psichiatrica
Continuano le indagini per fare luce sull'omicidio. Lunedì scorso si è svolta l’autopsia sul corpo di Rosa Gigante, trovata morta lo scorso 18 aprile. L’autopsia ha confermato la morte per strangolamento, verosimilmente con un tubicino in gomma di una macchina per l’aerosol. Inoltre, sul cadavere sono state anche riscontrate bruciature di primo, secondo e terzo grado riconducibili a un tentativo di dare fuoco al corpo con dell’alcol. Rilievi dattiloscopici sono stati eseguiti a casa della vittima e sul tubicino trovato intorno al collo dell’anziana.
Nel frattempo, per Stefania Russolillo, che prima avrebbe fornito una parziale confessione, poi ritrattata e poi ancora ha dichiarato di non ricordare nulla, rifiutandosi di rispondere alle domande del giudice durante l’udienza di convalida del fermo, è stata disposta una perizia psichiatrica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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