La vicina di casa la rimproverava di rubarle la posta. Per questo l'ha uccisa, tentando poi di dare fuoco al cadavere. Stefania Russolillo, 47 anni, fermata martedì qualche ora dopo il delitto di Rosa Gigante, 72 anni, trovata senza vita nella sua casa nel quartiere Pianura di Napoli, ha fatto qualche parziale ammissione durante l'interrogatorio, poi si è trincerata dietro ad una serie di «non ricordo». Ma per gli uomini della squadra mobile, che l'hanno individuata grazie anche alle testimonianze di altri condomini, è stata lei ad uccidere la madre di Donato De Caprio, salumiere-influencer da tre milioni di follower diventato famoso per i suoi panini e il fortunato slogan «con mollica o senza?».
La donna, ritenuta gravemente indiziata del delitto, era in cura presso un centro di igiene mentale. Sarebbe stato il marito a informare la polizia che il crimine consumato nell'abitazione di via Vicinale Sant'Aniello era riconducibile alla moglie. Dopo il ritrovamento del corpo sul pavimento dell'abitazione, gli investigatori hanno portato la Russolillo in questura per l'interrogatorio e sarebbero arrivate le prime conferme agli indizi. Poi il trasferimento nel carcere femminile di Pozzuoli in stato di fermo in attesa dell'interrogatorio di garanzia. Il movente, secondo il poco che avrebbe raccontato la donna agli uomini della Mobile, sarebbe legato a futili motivi. Pare al furto della posta e ad altri dispetti che la vittima sosteneva di aver subìto. Non è ancora chiaro quale strumento sia stato utilizzato per assassinare la 72enne, probabilmente un oggetto contundente, come un martello, con il quale la vittima è stata colpita alla testa. Il primo dirigente della Squadra Mobile di Napoli, Alfredo Fabbrocini, ha spiegato che a scatenare la furia omicida sarebbe stato un rimprovero mosso dalla vittima alla vicina di casa, accusata di aver in più occasioni prelevato la corrispondenza dalla cassetta, in particolare le bollette. Martedì Rosa Gigante aveva invitato in casa sua la Russolillo per un chiarimento. Poi l'aggressione. Durante l'interrogatorio l'indagata ha insistito sul fatto che sarebbe stata la vicina ad aggredirla, lei si sarebbe soltanto difesa. L'omicidio è avvenuto intorno alle 12 di martedì e il corpo della vittima è stato trovato supino con segni di violenza e parzialmente bruciato, con un cavo all'altezza del collo. Per avere certezze sulle cause della morte sarà necessario attendere l'esito dell'autopsia disposta dalla Procura di Napoli, che ha posto sotto sequestro la salma. Al momento si sa soltanto che le bruciature riscontrate sul corpo dell'anziana sono state causate da un liquido infiammabile, nel corso di un tentativo di darle fuoco. La famiglia della vittima ritiene che la Russolillo potrebbe non avere agito da sola. Secondo l'avvocato Hilarry Sedu potrebbe essere salita a casa dell'anziana per compiere un furto, pensando che «la povera Rosa custodisse i frutti del successo del figlio», il salumiere star di TikTok che ha fatto una fortuna con i suoi video. Il legale ha parlato di un testimone che avrebbe sentito il figlio minorenne dell'indagata fare riferimento a un'altra persona che avrebbe utilizzato il liquido infiammabile usato per tentare di fuoco al corpo della 72enne.
Per il difensore, dunque, sono tanti i punti ancora da chiarire e tanti gli interrogativi che attendono una risposta. «I figli sono tutti sotto choc e chiedono giustizia, vogliono sapere la verità sull'accaduto», ha concluso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.