"Via Padova, la sera il parco diventa una tendopoli a cielo aperto"

I residenti sono stanchi di vedere la zona in pieno degrado, con persone che dormono per strada su materassi o nelle tende

"Via Padova, la sera il parco diventa una tendopoli a cielo aperto"

La situazione in via Padova e zone limitrofe è diventata ormai inaccettabile per molti residenti. Non è raro, infatti, passeggiare per il quartiere e vedere persone che dormono per terra, su alcuni materassi di fortuna, o addirittura nelle tende. I cittadini chiamano gli operatori Amsa, viene portato via tutto ma, n poche ore, ricompare ogni cosa. Roberto, residente tra via Angelo Emo e via Verrazzano, racconta di essersi accorto che negli ultimi anni la zona si sta degradando sempre di più.

Sbandati e drogati in mezzo ai rifiuti

C'è un angolo di verde, il giardino di via Padova angolo Angelo Emo, che "è diventato residenza di sbandati e drogati. Dormono ormai con materassi e addirittura con tende, lasciando ogni mattina una discarica di bottiglie, indumenti smessi, avanzi di cibo ed escrementi", spiega Roberto. Come se non bastasse ricorda che questa estate c'era gente che lavava i panni e poi li stendeva. Cercare di intervenire per riportare laa legalità è pericoloso: "Una signora si è permessa di far notare che non potevano comportarsi in questo modo ed è stata minacciata e fotografata - afferma con tono affranto - abbiamo provveduto alla richiesta di sgombero dei materassi con Amsa e, la sera stessa, gli occupanti arrivavano con altri materassi".

Sono molti i residenti che chiedono che il giardino venga pulito quotidianamente, che ci sia più illuminazione e che vengano anche installate delle telecamere, per avere maggiore sicurezza, anche considerando il progetto di bonifica di via Padova. Maria, che vive in quella strada, all'angolo con via Emo, racconta la sua esperienza e anche la delusione che ha provato quando si è resa conto che le continue metamorfosi e i cambiamenti a cui ha assistito - abita in zona dalla nascita - non sono mai servite a nulla. Eppure in passato aveva pensato potessero portare a un miglioramento. Aveva anche creduto che fosse in corso una bonifica strutturale, per poter vivere in modo ordinato e sereno.

Bivaccano in tende o dormono su materassi di fortuna

Nel giardino, che anche secondo Maria necessita di maggiore illuminazione, pulizia e telecamere, "da un po’ di tempo si è insediato un gruppo di persone non ben identificate, che bivacca in tende o su materassi di fortuna. Ogni sera bevono, fanno musica, mentre di giorno si lavano e ci lasciano i loro bisogni: anche appellandoci alla polizia locale non siamo riusciti a ottenere più di tanto". La signora dice di comprendere gli sforzi delle istituzioni, ma ribadisce altresì come sia necessario evitare che queste persone usino i giardini come dormitorio e discarica. Senza dimenticare che, nelle vicinanze, ci sono dei negozi storici e una banca.

Gianni, invece, è un cittadino rientrato da poco a Milano dopo un’esperienza di cinque anni in Brianza. La sua nuova residenza si trova in zona Cimiano, viale Palmanova. In pochi minuti ci elenca tutto quello che non funziona, parlando della zona in cui vive come di un orinatoio a cielo aperto, dove la pulizia della strada è incompleta a causa delle auto in sosta permanente, e dei parchi adibiti a locale di ritrovo per Latinos incuranti della quiete pubblica. L’uomo invoca un presidio della polizia locale per educare all’uso corretto delle aree pubbliche. Come se non bastasse, Gianni tene a sottolineare che c’è anche un forte inquinamento acustico dovuto allo smaltimento mattutino del vetro da parte di Amsa, che ogni notte viene gettato in quantità esagerata nei cassonetti e nelle aree verdi antistanti la chiesa di San Giuseppe.

Le forze dell'ordine arrivano tardi

Oltre alla sporcizia i residenti devono anche fare i conti con una vera e propria tendopoli. Lele segnala la situazione di degrado in cui si trova la zona Cimiano/Crescenzago, ponendo l’attenzione sulle tende presenti in via Emo, angolo via Padova, dove sono accampati diverse persone. "In viale Don Orione vi sono delle panchine nelle due aree verdi fronte chiesa San Giuseppe Dei Morenti costantemente presidiate da personaggi che bevono alcolici ad ogni ora e fino a tarda notte – ha continuato- il parcheggio fronte chiesa è diventato un bagno pubblico a cielo aperto e si sono verificati anche atti osceni in luogo pubblico. L’intervento delle forze dell’ordine è spesso tardivo o assente". Da considerare che le tante bottiglie vuote abbandonate per strada e sui marciapiedi sono molto pericolose sia per le auto che per i bambini che frequentano le scuole elementari e medie presenti nella zona. Anche dormire la notte non è facile, a causa della musica suonata ad alto volume nell’area dove sono situate le panchine. Musica che prosegue fino a notte fonda disturbando i residenti.

I fondi ci sono ma...

Mattia Ferrarese, consigliere di Fratelli d’Italia del Municipio 3, spiega che "l’area di confine tra i Municipi 2 e 3 versa nell’abbandono più totale e ora rischia di diventare una tendopoli. Ho da tempo richiesto e ottenuto l’approvazione per l’installazione di telecamere in tutti i sottopassi di Via Palmanova: i fondi sono già stati stanziati, ma i dispositivi tardano ad arrivare, lasciando questa periferia in preda a malintenzionati, spacciatori e sbandati". Il consigliere tiene a sottolineare che "le problematiche sono molteplici e trasversali, ma Palazzo Marino dev’essere troppo lontano per poter attirare l’attenzione di una sinistra assente da anni e incapace di occuparsi dei problemi concreti di questo quartiere: riportiamo al centro la sicurezza, la pulizia, il decoro e la dignità di Crescenzago prima che questa tendenza al disagio sia irrimediabilmente irreversibile".

"La sera il Parco diventa una tendopoli a cielo aperto", denuncia il consigliere di Zona Bruno Romeo (FdI).

Romeo racconta che spesso gli arrivano segnalazioni da parte delle famiglie residenti nella zona e che sta cercando di aiutare i cittadini ad avviare una raccolta di firme, con l’obiettivo di riuscire a intervenire per tempo prima che sia troppo tardi. "Il bivacco è tale - racconta - che mettono pure i materassi a terra per dormire, oltre ai bisogni che vengono fatti come se fosse tutto normale".

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