"Qua stiamo facendo un bordello". Gli audio choc sullo stupro di Palermo

Angelo Flores, indagato per lo stupro di Palermo, avrebbe mandato dei messaggi audio goliardici a degli amici mentre la ragazza 19enne veniva violentata. Aveva salvati sul telefono dei video che ritraggono la vittima in momenti di intimità

Screen Quarto Grado
Screen Quarto Grado

"Niente cucì (cugino ndr) qua stiamo facendo un bordello…”. Sono queste le parole pronunciate da Angelo Flores, 22enne, indagato per lo stupro avvenuto a Palermo la notte del 7 luglio, in un messaggio audio che avrebbe mandato a un suo conoscente, presumibilmente suo cugino, in cui raccontava, in modo divertito, le violenze che il branco, di cui lui faceva parte, perpetrava ai danni della vittima 19enne.

A rivelare questi dettagli è la perizia tecnica eseguita sul cellulare di Flores da parte della Procura di Palermo che ha fatto emergere, oltre agli audio, due file video ritraenti i momenti dello stupro che Flores ha mandato a due suoi amici che risultano essere del tutto estranei alla vicenda e non indagati. Dalla consulenza tecnica sembra che Flores tenesse salvati sul telefono alcuni video raffiguranti lui e la 19enne in atteggiamenti intimi dato che i due avevano avuto una relazione sentimentale.

L’accaduto e l'interrogatorio

Angelo Flores è considerato il regista dello stupro in quanto conosceva la vittima ed è stato proprio lui, la sera del 7 luglio, mentre si trovava in Vucciria con gli altri aguzzini, ad incitare la vittima a bere per poi orchestrare, insieme ai suoi suoi complici, l'abuso della ragazza in modo barbaro e selvaggio, nei pressi del Foro italico. Ad agosto, il gip del Tribunale di Palermo, Marco Gaeta, ha predisposto l’arresto per Flores e gli altri sei: Gabriele Di Trapani, 19 anni, Christian Maronia, 19 anni, Christian Barone, 18 anni, Samuele La Grassa, 20 anni, Elio Arnao, 20 anni e un minorenne.

Secondo quanto emerso dal verbale dell’interrogatorio di Flores, reso noto da Livesicilia.it, il 22enne ha affermato che sono stati gli altri a violentare la 19enne mentre lui era troppo sconvolto per partecipare all’orrore: “È successo che abbiamo fatto. Cioè l’hanno fatto, l’hanno fatto i ragazzi. Io ero lì. Non stavo facendo assolutamente niente perché sinceramente ero sconvolto".

Flores ha anche detto che, quando tutti avevano finito di approfittarsi della vittima, lui le ha persino chiesto se aveva bisogno di aiuto e se doveva contattare qualcuno per telefono, a condizione che non fosse il suo fidanzato perché non avrebbe preso bene il fatto che fosse con lei:"La ragazza si è sentita male e io ho provato ad aiutarla, ho preso il telefonino che le era caduto a terra", '"Ho detto: 'Ora sei a posto sicuro? Me ne posso andare?'. Lei 'Sì tranquillo'. Me ne sono andato".

I nuovi elementi

Come riporta PalermoToday, la consulenza tecnica eseguita sul telefono di Flores, su richiesta dalla Procura, ha portato alla luce due video di 20 e 23 secondi e una foto che immortalano la vittima nel momento in cui viene stuprata. Il materiale è stato inviato la sera stessa dello stupro, il 7 luglio, a due amici, intorno all’1:10, su Whatsapp. Gli stessi file video sono stati anche inviati a Di Trapani, presente la sera della violenza, mentre un'immagine pedopornografica, presente sul telefono di Flores, era stata inviata ad Arnao, altro presunto stupratore di quella sera.

Secondo la ricostruzione del consulente della Procura, Flores ha mandato un audio ad un suo conoscente, a cui si rivolge con “cugì”, in cui asserisce che: “Sta succedendo lo schifo”, e si sente anche una voce maschile chiedere alla ragazza: “Dai, ti piace?”. Poco dopo Flores manda un secondo audio, alla stessa persona, in cui afferma che stanno facendo un bordello.

Diverse settimane prima dello stupro, c’era stato uno scambio di battute tra Flores ed Arnao, con cui il 22enne aveva mandato al 18enne due foto di lui e della 19enne in un momento di intimità. Arnao gli aveva risposto: "La cerchi e glielo dici: 'Ci vediamo domani', cercala, cercala”. Flores aveva risposto: "Ma già gli ho messaggiato fino a poco fa, siamo rimasti che mi chiama in settimana...E già me lo aveva detto di venire con un amico mio da Enna, però eventualmente a quello non lo chiamo e vieni tu... E c'u faciemu abbirriri unni spuntò u suli (le facciamo vedere dov'è spuntato il sole ndr)". Nei giorni seguenti il 7 luglio, Arnao chiede a Flores: "O figghiò me lo mandi il video pure a me, quello di là del Foro Italico".

Sempre in base alla perizia effettuata. Flores si divertiva a dare il numero della ragazza a suoi conoscenti dicendo loro che era una persona disponibile e che non aveva problemi a fare sesso con sconosciuti come ha riportato Christian Maronia, nel suo interrogatorio: "Quelle due tre volte che siamo usciti ultimamente lui mi aveva parlato di questa ragazza, mi aveva fatto vedere altri video di altre volte con Christian Barone pure (tra i 7 arrestati), mi aveva fatto vedere un altro video che facevano cose".

Ad un altro ragazzo, Flores, aveva mandato la foto della diciannovenne, scrivendo: "Stasera ce la fot***** di brutto", l’altro rispondeva: "Ma devo usare il preservativo? Sei sicuro che si accolla tutto, manco mi ha mai visto"; di tutta risposta Flores gli manda un video della ragazza, per poi scrivere: "Fratè, per farti capire quanto è tr...".

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