Martedì il prezzo internazionale del gas ha toccato i livelli più bassi da dicembre e sono attesi ribassi anche per i costi delle bollette. Ma le problematiche sono tante, con molte famiglie alle prese con situazioni di estrema difficoltà. Costi esorbitanti, come nel caso di Marian Dimache e famiglia, da sei anni residenti a Zero Branco, in provincia di Treviso. Una maxi-bolletta da 7 mila euro, seguita dallo stop alla fornitura.
Bolletta da 7 mila euro: il caso nel trevigiano
“È arrivata una bolletta di quasi 7 mila euro e ci hanno staccato il gaso”, il drammatico racconto dell’uomo, costruttore di origini romene, ai microfoni del Messaggero. Lui e la moglie Michela, titolare della pasticceria “Le delizie di Dea” a Marghera, hanno tre figli: Andrei di 22 anni, Luca Edward di 12 e Dea Maria di 10. Il primo vive già da solo e lavora con la madre, mentre i più piccoli patiscono il gelo ormai da sette giorni. “I miei figli piccoli da una settimana si lavano con l’acqua fredda e dormono vestiti per proteggersi dalle temperature rigide. Non possiamo neanche cucinare, compriamo cibo pronto al supermercato. Non ne possiamo più, chiediamo aiuto”, il racconto di Marian Dimache.
Lo scorso giovedì il fornitore Liquigas ha staccato il gas. Di fronte alla richiesta di spiegazioni, la terribile sorpresa: 6.914,35 euro pari a 1.510 metri cubi di gas consumati in 47 giorni. Cifre choc, ma già solo capire cosa stesse succedendo è stata una via crucis: “All’inizio mi hanno detto che avevano staccato il gas perché risultava non pagata una bolletta scaduta di 123 euro. Bolletta che non mi era mai arrivata. Ho provveduto subito al pagamento e ho inviato la ricevuta. A quel punto, mi hanno detto che c’era una seconda bolletta scaduta e non pagata da 175 euro. Anche quella mai arrivata. Dopo il secondo pagamento pensavo di aver risolto, invece il dramma. Il referente mi ha detto che c’era una maxi bolletta di quasi 7mila euro in scadenza il prossimo 20 gennaio. E che finché non sarà pagata, non riattaccheranno il gas”.
La società, ha aggiunto l’uomo, ha riferito che l’apparecchio per i dati del contatore avrebbe smesso di funzionare per un certo periodo. Quando avrebbe ripreso a farlo, avrebbe fornito la cifra vicina ai 7 mila euro. I fornitori hanno proposto una rateizzazione, ma il quarantasettenne non ha intenzione di pagare:“L’apparecchio è collegato al contatore del vicino e lui non ha avuto problemi. E poi anche fosse vero, mi farebbero pagare i consumi di anni fa con i costi di oggi. Ma è un loro errore, loro se ne devono fare carico. Mi hanno perfino detto che nell’ultimo anno ho ricevuto bollette a zero euro, ma non è vero”.
Il commento dei fornitori
Contattata dal quotidiano, la Liquigas ha spiegato che “l’interruzione della fornitura di Gpl è dovuta ad alcuni mancati pagamenti di precedenti fatture che risalgono all’anno 2021 e 2022. Il cliente ha comunicato al servizio clienti il pagamento dell’ultima fattura scaduta in data 16 gennaio 2023: Liquigas sta procedendo celermente nella consueta verifica secondo le procedure previste in simili casistiche”.
La fornitura di gas riprenderà a stretto giro di posta previo accertamento dei corretti pagamenti. Comprendendo le criticità, la società ha aggiunto di aver “prontamente trasmesso piena disponibilità attraverso l’elaborazione di una proposta di rateizzazione dei dovuti pagamenti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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