Straniero ubriaco aggredisce parroco nei locali della chiesa. Lo sfogo di don Ignazio: "Ora basta"

"Straniero strafatto, è ora di dire basta", il grido esasperato di don Ignazio Pedone, aggredito all'interno della sua parrocchia di Cerignola (Foggia)

Immagini dal post Fb di don Ignazio Pedone
Immagini dal post Fb di don Ignazio Pedone
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Tanta paura e amarezza per don Ignazio Pedone, parroco della chiesa Buon Consiglio di Cerignola (Foggia), aggredito all'interno della propria parrocchia da uno straniero in evidente stato di alterazione psicofisica. Il prete, stanco di subire episodi di questo genere, ha deciso di pubblicare un post-sfogo sulla propria pagina Facebook per denunciare una situazione ormai insostenibile.

"Concludere la giornata con un'aggressione da parte di uno straniero strafatto, pieno di alcol peggio di una spugna satura, all'interno dei locali della parrocchia, non è proprio il massimo. Purtroppo la pattuglia della polizia, che ringrazio per l'intervento, è arrivata in ritardo. Dalle foto potete vedere quello che hanno lasciato all'interno del cortile adiacente a Via Melfi. Ci è mancato poco per finire in ospedale", scrive il parroco sui social, lasciando trapelare tutta la paura e il malcontento provati.

Purtroppo la situazione è molto complessa e, secondo don Pedone, non si tratterebbe neppure della prima volta. "Ma io mi chiedo, possiamo assistere a questo scempio? Ogni anno sappiamo che arrivano gli stagionali ma la situazione è recidiva, ogni anno la stessa storia. Chiediamoci perché? Cosa non funziona?", si domanda infatti a chiusura del messaggio affidato alle pagine di Facebook. Il post è stato accompagnato da alcune immagini pubblicate dal religioso, deciso a mostrare la situazione.

L'episodio ha provocato polemiche ed è intervenuta persino l'amministrazione comunale. Maria Dibisceglia, assessore alle Politiche sociali e vicesindaco, ha espresso solidarietà nei confronti di don Ignazio, condannando l'episodio. A quanto pare la zona della chiesa è spesso frequentata da senzatetto e migranti. Tuttavia, stando a quanto riferito da Dibisceglia, nel corso dell'ultimo sopralluogo effettuato in compagnia dell'assessore alla Sicurezza Teresa Cicolella, la strada era parsa sgombera, almeno dal punto di vista degli accampamenti di fortuna.

Secondo il vicesindaco ad attaccare il parroco non sarebbe stato uno dei lavoratori stagionali, quanto un soggetto appartenente ad un gruppo di extracomunitari che risiede in un'altra zona, in via Melfi. Dibisceglia ha ancora una volta sollecitato le forze dell'ordine a intensificare i controlli nella zona. "Permane costante, invece, il livello di attenzione al problema e il dialogo con la Caritas Diocesana e con la Regione Puglia finalizzato alla ricerca di soluzioni utili a mitigare gli effetti di un fenomeno che non possiamo certamente arginare o sradicare noi amministratori locali.

Tant'è che nelle ultime settimane, grazie alle risorse dell'Ambito Territoriale di Cerignola, abbiamo introdotto un servizio di operatori di strada per ascoltare, comprendere e attivare i servizi necessari a garantire anche ai migranti condizioni di vita dignitose", ha scritto l'assessore in un messaggio pubblicato sui social. "Il Pnrr, in questo senso, ci ha permesso di ottenere finanziamenti importanti e strategici che, al contrario, il Governo vorrebbe spendere per creare invivibili campi di container", ha concluso.

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