La storia è così assurda che sembra scritta per una serie tv, con tanto di largo ricorso alla sospensione di incredulità. Ma è tutto vero: un sindaco denuncia un sospetto caso di corruzione nel suo comune poca roba, cene e generi alimentari che un imprenditore avrebbe ceduto in cambio del tentativo di ingraziarsi qualcuno dell'amministrazione per costruire un hotel ai piani superiori del proprio ristorante e nei mesi successivi le telecamere nascoste su ordine della procura in municipio immortalano proprio lui, Pietro Tidei, 77 anni, primo cittadino dem di Santa Marinella, «intento a consumare un rapporto sessuale all'interno dell'aula consiliare», come recita la denuncia-bis presentata dallo stesso Tidei dopo che quel video, finito agli atti anche se «penalmente irrilevante», ha cominciato a circolare in città.
Già, perché se Tidei nell'anno di indagini deve essersi scordato di quelle telecamere piazzate dagli inquirenti, vista la scelta dell'insolito teatro dei suoi incontri d'amore, va detto che quelle immagini erano al sicuro nel fascicolo. Finché uno degli indagati della prima denuncia, il consigliere di opposizione (ma ex alleato di Tidei) Roberto Angeletti, perito informatico 61enne, ha chiesto al suo avvocato copia di quel fascicolo, registrazioni comprese, avendone peraltro pieno diritto. E Tidei, ex consigliere provinciale e regionale con il Pci, poi deputato con l'Ulivo, i Ds e il Pd, già sindaco di Civitavecchia, sembra aver dedotto da ciò che a mandare in giro quei filmati hard fosse stato proprio Angeletti, perché anche se la sua denuncia è contro ignoti, nelle sue dichiarazioni non mancano frecciate rivolte all'avversario politico. Una denuncia, va detto, nella quale Tidei riferisce addirittura «che stava circolando a Santa Marinella un video che lo riprendeva intento a consumare un rapporto sessuale con due donne due, dunque nella sala riunioni del sindaco».
Il numero di donne coinvolte nell'appuntamento hot del primo cittadino è penalmente irrilevante come lo stesso video, ma la denuncia apre la stura a quelli che lo stesso sindaco rivendica come fatti privati e la vicenda diventa pubblica. Con il quotidiano La Verità che ha rivelato anche come dalle intercettazioni emergerebbe l'offerta da parte del sindaco di un incarico da consulente informatico del comune al marito di una delle sue amanti, circostanza negata da Tidei. Che parte al contrattacco, rivendica di avere «una vita specchiata», oltre che movimentata, e rifiuta qualsiasi «intromissione nella mia sfera privata».
Per lui è solo una «vendetta politica» compiuta ai suoi danni da chi aveva denunciato per corruzione, che ha scatenato una «barbarica caccia alle streghe e rischia di mettere alla gogna anche altri soggetti del tutto ignari e del tutto estranei». Tidei, peraltro, sottolinea che «fa pensare che da oltre un anno di girato siano stati in grado di trovare proprio quei due momenti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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